Il nuovo Chromebook Pixel di Google
Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo super-portatile di Google, molto diverso dagli altri che utilizzano il sistema operativo Chrome OS
Giovedì 22 febbraio Google ha presentato Chromebook Pixel, un nuovo computer portatile progettato e realizzato interamente dalla società e basato sul sistema operativo Chrome OS. Il laptop è molto diverso dai modelli economici messi in vendita fino a ora da produttori come HP, Lenovo e Samsung: è molto più potente, ha uno schermo ad altissima definizione ed è indirizzato principalmente a chi ha bisogno di un computer più potente e veloce rispetto agli altri PC che utilizzano Chrome OS.
La filosofia dietro il sistema operativo derivato dal famoso browser di Google è sempre stata quella di offrire portatili economici e senza una grande potenza di calcolo, compensata dalla presenza di una serie di servizi tramite Internet forniti dalla società. Questa impostazione ha consentito ai produttori di computer che hanno aderito all’iniziativa di realizzare laptop dal prezzo di poche centinaia di euro e spesso con componenti poco costosi, e meno potenti. Le mancanze in termini di potenza e di capacità di memoria sono colmate, in certa misura, dalla presenza dei servizi online gestiti da sistemi più potenti (server) cui si collegano i Chromebook.
Chromebook Pixel raccontato per immagini:
Con il nuovo portatile Google ha in parte cambiato questa filosofia, producendo un laptop che ricorda molto i computer più costosi e potenti realizzati in primo luogo da Apple. Per la società è una sfida ambiziosa, soprattutto se si considera che un Chromebook Pixel arriva a costare anche quattro volte di più rispetto a un normale Chromebook. Ma Google ha realizzato questo nuovo modello anche per un altro motivo: dimostrare ai produttori di computer che i Chromebook non devono essere necessariamente computer economici e di conseguenza dalle funzionalità limitate.
Come vi raccontiamo per immagini, Chromebook Pixel per Google è la dimostrazione di fino a dove ci si può spingere nella realizzazione di un dispositivo che utilizza Chrome OS, ed è l’indizio stesso di una probabile evoluzione del sistema operativo verso qualcosa di più completo e articolato, che avrà bisogno di maggiore potenza di calcolo e non solo tramite la cloud.