Niccolò Copernico e l’eliocentrismo

L'astronomo polacco che teorizzò che fosse la Terra a girare intorno al Sole è il protagonista del doodle di Google di oggi, per i 540 anni dalla sua nascita

Niccolò Copernico, astronomo polacco, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del tradizionale logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un’animazione che richiama i principi della teoria eliocentrica che fu promossa e sostenuta da Copernico. Il doodle serve per ricordare il 540° anniversario della sua nascita e il suo ruolo fondamentale nelle scienze astronomiche.

Niccolò Copernico, Nicolaus Copernicus nel latino medievale (e Mikołaj Kopernik in polacco), nacque a Toruń, una città della Prussia Reale nel Regno di Polonia il 19 febbraio del 1473 da una famiglia di mercanti originaria di Cracovia. Rimase orfano in giovane età e fu adottato, con i suoi fratelli, dallo zio materno. Si avvicinò agli studi astronomici durante gli anni universitari a Cracovia e si interessò sempre più alla materia, anche grazie ad alcuni incontri con importanti astronomi come Domenico Maria Novara, conosciuto durante un periodo di studi a Bologna. A Ferrara compì le proprie prime osservazioni astronomiche negli ultimi anni del Quattrocento.

Si laureò a Ferrara nel 1503 in diritto canonico poi, lasciata l’Italia, studiò e si occupò di economia politica a Frombork nell’attuale voivodato della Varmia-Masuria in Polonia. Negli anni seguenti elaborò alcune delle principali teorie astronomiche che sarebbero state poi comprese nel De Revolutionibus orbium coelestium, considerata la sua opera più importante. Nella seconda metà degli anni Trenta del Cinquecento le sue teorie iniziarono a circolare molto negli ambienti accademici europei, suscitando grande interesse.

Superati i timori legati alla probabile reazione negativa della Chiesa, contro cui di fatto andavano le sue teorie sul funzionamento del cielo, Copernico acconsentì alla pubblicazione dei propri lavori, che avrebbero richiesto anni prima di essere accettati soprattutto negli ambiti del clero. Niccolò Copernico morì quando aveva da poco compiuto 70 anni, nel 1543. Fu sepolto in un punto non precisato della cattedrale di Frombork e solo negli ultimi anni, grazie ad alcuni test del DNA, è stato possibile ritrovare le sue spoglie, che sono ora sepolte sotto una lapide che lo indica come il principale fondatore e promotore della teoria eliocentrica.

Il doodle di Google di oggi non mostra infatti l’immagine di Copernico, ma un piano su cui è riprodotto il moto dei pianeti come indicato nelle sue teorie. Il termine “eliocentrico” indica che al centro delle orbite degli altri pianeti c’è il Sole (Elio è il dio del Sole) e non la Terra, come credevano ancora molti contemporanei di Copernico. Questa teoria fu pubblicata nel libro De revolutionibus orbium coelestium (Delle rivoluzioni dei corpi celesti), che contiene indicazioni precise che fanno parte ancora oggi della teoria astronomica legata all’ordine dei pianeti, al modo in cui la Terra gira su se stessa (rivoluzione) e al funzionamento degli equinozi.

Copernico fece anche qualche errore, ipotizzando per esempio che le orbite dei pianeti fossero circolari e non ellittiche come sono in realtà (quelli di Google sono stati clementi e hanno inserito orbite ellittiche nel loro doodle). Altri grandi uomini di scienza come Galileo Galilei e Keplero fecero molto riferimento al lavoro di Copernico per elaborare le loro teorie, che confermarono anche nella pratica la bontà di buona parte di quanto da lui ipotizzato.

Niccolò Copernico riassunse la propria teoria in sette principi, che secondo la sua visione avrebbero portato alla nascita di una nuova astronomia. Tra questi, i postulati secondo cui non esiste un solo punto intorno cui orbitano tutti i corpi celesti, che la Terra non è il centro dell’Universo e che i movimenti del Sole durante il dì non dipendono dal Sole, ma dal fatto che la Terra vi ruota intorno e che gira su se stessa. Le sue teorie erano in netta contrapposizione con la teoria geocentrica predominante all’epoca, e che prevedeva che la Terra fosse al centro di tutto il sistema celeste. Temendo la Chiesa e gli ambienti accademici a essa molto contigui all’epoca, Niccolò Copernico evitò in vita di assumere comportamenti rivoluzionari o di netta chiusura con le teorie del passato. Il suo lavoro fu comunque fondamentale per smantellare le teorie del sistema tolemaico e consentire agli astronomi che vennero dopo di lui di raffinare e formalizzare i principi del sistema che oggi chiamiamo copernicano.