Che cosa succede a RCS
L'amministratore delegato ha presentato un piano che prevede 800 esuberi, la chiusura di 10 periodici e la vendita della sede di via Solferino, tra le altre cose
Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di RCS (società editrice del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport) ha annunciato oggi al Comitato Aziendale Europeo, che include diverse rappresentanze sindacali di varie testate europee, il piano triennale che intende proporre al gruppo. Il piano, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, prevede “800 esuberi, di cui 640 in Italia e 160 in Spagna, tra personale giornalistico e non”. Inoltre dovrebbero essere messe in vendita – o chiuse – 10 testate periodiche e le sedi del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport di via Solferino, a Milano.
Il piano prevede anche una riduzione dello stipendio per il presidente, l’amministratore delegato e i suoi collaboratori, del 10 per cento. I rappresentanti del CAE hanno detto che il «piano si regge su un equilibrio finanziario ancora soggetto a numerose incognite, poiché si basa anche su un aumento di capitale da parte degli azionisti non definito negli importi, nelle modalità e nelle finalità». Il piano era già stato presentato agli azionisti nel dicembre 2012 ma era stato considerato “vuoto” dai comitati di redazione – gli organismi sindacali che rappresentano i giornalisti – e ogni tipo di operazione sui tagli dei costi era stata rinviata dopo la presentazione della prima trimestrale.
Venti di tempesta sul mondo dell’editoria. L’amministratore delegato di Rcs (società editrice del Corriere della Sera) Pietro Scott Jovane ha annunciato al Cae (Comitato aziendale europeo, l’organismo che racchiude tra l’altro le rappresentanze sindacali delle varie testate europee) 800 esuberi, di cui 640 in Italia, tra personale giornalistico e non. Il gruppo intende vendere o chiudere 10 testate di Rcs Periodici e spostare in via Rizzoli le sedi del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport.
CESSIONI – Verranno messe in vendita 10 testate periodiche. Si tratta di A, Brava Casa, Astra, Max, Ok Salute, l’Europeo, Visto, Novella 2000, Yacht&Sail e del polo dell’enigmistica. «Se non riusciranno a venderle, saranno chiuse» spiega una fonte. Il piano prevede inoltre la valorizzazione (vale a dire la vendita) delle sedi del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, situate nel centro di Milano, con il successivo trasferimento delle redazioni in via Rizzoli, a Crescenzago. A fronte dei sacrifici richiesti, il presidente Angelo Provasoli, l’amministratore delegato e i suoi collaboratori hanno annunciato che si ridurranno lo stipendio del 10%.