Il nuovo bilancio UE da 960 miliardi
È per la prima volta inferiore rispetto al precedente e impone un tetto di spesa più basso, come chiesto tra gli altri da David Cameron
Dopo una lunga trattativa durata quasi 15 ore, i leader europei a Bruxelles hanno trovato un primo accordo sul bilancio dell’Unione Europea. La notizia non è ancora ufficiale ma secondo diverse agenzie di stampa sarebbe stato approvato un limite massimo di spesa di 960 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Il denaro sarà utilizzato per finanziare tutte le attività dell’Unione, dalla ricerca scientifica agli incentivi per l’agricoltura.
L’accordo sul bilancio sarà formalizzato nel corso delle prossime ore e per diversi osservatori costituisce una sorta di compromesso tra le richieste di alcuni paesi del nord, come Regno Unito e Paesi Bassi, che avevano chiesto una riduzione della spesa, e gli stati centrali e del sud dell’Europa, Italia e Francia compresi, che volevano il mantenimento di un alto livello di spesa per finanziare progetti tesi a rilanciare le loro economie in difficoltà.
Oltre ai 960 miliardi di euro, c’è anche un altro numero da tenere presente e che indica l’entità del nuovo budget: 908,4 miliardi di euro. La prima cifra sono gli impegni di spesa ed è quindi un dato teorico, mentre il secondo numero è quanto sarà effettivamente speso all’attuale stato delle voci di spesa programmate. In pratica, 960 miliardi di euro è il tetto massimo di spesa che potrà essere raggiunto, mentre 908,4 miliardi di euro la previsione di spesa effettiva. I leader europei giocano spesso su queste due cifre per potere presentare nei loro rispettivi paesi un dato che confermi la loro linea, di aumento o di riduzione della spesa.
Il nuovo bilancio dell’Unione Europea è da tempo tema di discussione tra i leader dei paesi dell’Europa. Nell’ultima parte del 2012 era stata formulata una proposta diversa dall’attuale, che prevedeva quasi 12 miliardi di euro di spesa in più. Se sarà confermata, la cifra di 960 miliardi di euro costituisce una riduzione di circa il 3 per cento rispetto al bilancio precedente, e non era mai accaduto prima che un documento di previsione di spesa dell’Unione fosse inferiore rispetto a quello che lo aveva preceduto, spiegano su Reuters.
Il ridimensionamento del bilancio è stato reso possibile da una serie di tagli su alcuni fondi europei che, in buona parte, riguardano progetti per le telecomunicazioni, l’energia e per la gestione dei trasporti. Sono stati ridotti anche i bonus per i funzionari dell’Unione, cosa che era stata richiesta principalmente dal primo ministro del Regno Unito, David Cameron, che con un discorso molto articolato ha di recente chiesto all’Europa di rivedere i suoi rapporti con il suo paese, annunciando anche un referendum da tenere nei prossimi anni per fare decidere ai suoi concittadini se rimanere o meno nell’Unione.
L’accordo sul bilancio dovrà essere sottoscritto da tutti i leader europei e, successivamente, dovrà essere approvato dal Parlamento europeo, dove potrebbero nascere nuove difficoltà. I tagli non sono ben visti dai rappresentanti di diversi paesi, che potrebbero rendere più difficile l’approvazione del documento.