Guida al Super Bowl
Tra poche ore negli Stati Uniti comincerà la finale del campionato di football: l'evento più seguito di tutta la stagione e praticamente una festa nazionale
Questa sera, a mezzanotte e mezza ora italiana, si giocherà il Super Bowl, l’incontro di football americano che determinerà il vincitore della stagione 2012. Quest’anno si tratta di una partita particolare perché per la prima volta nella storia le due squadre che si affronteranno, i Baltimore Ravens e i San Francisco 49ers, sono guidate da due fratelli: Jim e John Harbaugh. Ecco una breve guida per punti all’evento sportivo più importante e alla trasmissione televisiva più seguita degli Stati Uniti d’America.
1. Che cos’è il Super Bowl
Si tratta di una partita di football nella quale si incontrano le due squadre che hanno vinto le due conference nella quale è divisa la NFL, la federazione di football americana. Le conference, la American Footbal Conference (AFC) e la National football Conference (NFC), ognuna composta da sedici squadre che si incontrano le une con le altre durante la regular season. Le migliori sei di ognuna delle due conference partecipano poi ai playoff in cui giocano solo contro altre squadre della propria conference. A fine stagione i vincitori delle due conference si incontrano nel Super Bowl. Questa divisione, oltre ai motivi geografici, deriva dal fatto che fino al 1970 negli Stati Uniti oltre alla NFL esisteva un’altra lega di football, la American Football League. Dal 1967, l’anno del primo Super Bowl, le due leghe si accordarono per far incontrare le squadre campioni delle rispettive leghe in una partita. Dal 1970, quando NFL e AFL si sono unite, sono nate le due conference.
2. Perché si chiama Super Bowl
Il primo ad usare il termine Super Bowl è stato il proprietario di una squadra della AFL, i Kansas City Chiefs. Nel 1966, quando si stava preparando il primo Super Bowl, che ufficialmente aveva il prosaico nome di “AFL-NFL Championship Game”, Hunt scrisse al commissario della NFL che aveva scherzosamente soprannominato l’incontro “Super Bowl”. Bowl era il nome che fin dai primi del novecento era usato per definire alcune partite fuori stagione della lega football dei college americani: infatti bowl, “ciotola”, era il nome che avevano molti stadi dei college e delle università americane a causa della loro forma. Hunt raccontò in seguito che probabilmente il nome “Super Bowl” gli girava in testa perché all’epoca suo figlio aveva un giocattolo chiamato “Super ball”, che si pronuncia in modo molto simile a “Super Bowl”. La stampa cominciò subito ad utilizzare il nome di Hunt e nel 1970, dopo la fusione delle due leghe, divenne il nome ufficiale dell’incontro.
3. Quali squadre giocheranno
I Baltimore Ravens e i San Francisco 49ers. I Ravens hanno battuto due settimane fa i New England Patriots, considerati grandi favoriti alla vigilia, vincendo l’American Football Conference e guadagnandosi così l’accesso alla finale. Il giorno prima, i 49ers avevano battuto per 28 a 24 gli Atlanta Falcons, vincendo così la National Football Conference e ottenendo la possibilità di giocare il Super Bowl.
4. Gli allenatori
Per la prima volta nella storia le due squadre che si affronteranno al Super Bowl sono allenate da due fratelli. I Baltimore Ravens sono allenati da John Harbaugh, mentre i San Francisco 49ers da suo fratello Jim Harbaugh. John, nato nel 1962, è più vecchio di 15 mesi di Jim. John Harbaugh allena i Ravens dal 2008 e fin qui ha sempre condotto la squadra fino ai playoff, fermandosi però in finale o prima della finale di conference. Jim Harbaugh, al contrario di suo fratello, ha alle spalle una lunga carriera di quarterback (uno dei ruoli principali del football americano, e sicuramente il più popolare) dal 1987 al 2000. Ha iniziato a fare l’allenatore nel 2004 nei campionati universitari, è passato ai professionisti nel 2011 arrivando ai San Francisco 49ers, che l’anno scorso ha portato alla finale di conference. Anche il padre, Jack, ha un passato nel football: per un anno, nel 1961, giocò nel football professionistico con i New York Titans prima di fare per molti anni l’allenatore di squadre studentesche nelle scuole superiori e nei college.
5. Il concerto dell’intervallo (e gli spot)
Dai tempi del primo Super Bowl, nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo si tiene un vero e proprio spettacolo. All’inizio si trattava di piccoli concerti nei quali si esibivano le bande dei college, mentre negli ultimi anni si sono esibite alcune delle più importanti star della musica e lo hanno fatto in genere gratis, in cambio della soddisfazione personale e della pubblicità che gli garantisce l’evento. Quest’anno lo spettacolo dell’intervallo sarà tenuto da Beyoncé, che pochi giorni fa ha cantato dal vivo l’inno degli Stati Uniti durante la conferenza stampa di presentazione del suo spettacolo. Qui potete trovare il nostro articolo con i video e le foto dei più importanti spettacoli e concerti del Super Bowl.
Un altro evento importante del Super Bowl che non ha direttamente a che fare con il football, è il momento degli spot. Si tratta dei secondi più costosi di tutta la televisione americana, visto che il Super Bowl è in genere l’evento più visto dell’anno. Per quest’anno, ad esempio, trenta secondi di pubblicità costano in media 4 milioni di dollari. Gli spot stessi sono, spesso, dei piccoli capolavori, realizzati da grandi industrie oppure da società più piccole in cerca di visibilità. Si tratta di un fenomeno culturale autonomo, in un certo senso, con molti spettatori che guardano la partita solo per vedere gli spot. Qui potete trovare una nostra classifica dei 10 migliori spot trasmessi durante il Super Bowl.
6. Chi vincerà?
Lo sapremo questa sera, ma chi non può aspettare può dare un’occhiata alle previsioni di Nate Silver, lo statistico ed esperto di sondaggi del New York Times che è diventato famosissimo in seguito alle sue elaborate previsioni sulla vittoria di Barack Obama alle ultime presidenziali, rivelatesi corrette. La previsione di Silver per il Super Bowl si basa sulle statistiche che dividono le squadre di football in offensive e difensive – si tratta di conti per niente semplici, basati sul numero di punti subiti e segnati, rapportati alla media della lega e corretti per vari fattori.
Secondo Silver – tolte le finali in cui due squadre con un’ottima difesa si sono incontrate – le squadre difensive hanno vinto il Super Bowl nell’80% dei casi in cui si sono trovate in finale. Le squadre molto offensive invece, soltanto il 50% delle volte. La statistica, quindi, sarebbe dalla parte di chi difende meglio. Silver non dice chiaramente chi secondo lui vincerà, ma dopo tutti questi ragionamenti ricorda che i 49ers hanno un’offensiva leggermente migliore, ma, soprattutto, una difesa nettamente superiore a quella dei Baltimore Ravens.