Un video mostra decine di morti in Siria
I ribelli hanno detto di aver ritrovato decine di cadaveri in un fiume che scorre attraverso Aleppo, il regime respinge le accuse
Un video ripreso in Siria e pubblicato da Al Jazeera mostra i corpi di diverse decine di persone morte e che sarebbero state ritrovate lungo un fiume ad Aleppo. Ribelli e governo si accusano a vicenda delle uccisioni.
(Attenzione: immagini forti)
Gran parte dei morti mostrati nel video sono ragazzi tra i venti e i trent’anni. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani – una delle voci principali dell’opposizione siriana fin dall’inizio del conflitto – almeno 65 corpi sono stati ritrovati nel fiume Quweiq, che divide due quartieri controllati dai ribelli nella zona sudoccidentale di Aleppo. I ribelli dicono che si tratta di persone che sono state “uccise nelle esecuzioni del regime”: diversi corpi mostrano una ferita alla testa o al collo e hanno le mani legate.
Come per gran parte delle informazioni che arrivano dal conflitto siriano, non è possibile sapere se la ricostruzione dei ribelli sia affidabile. Il regime siriano, da parte sua, dice invece che molte persone uccise vengono in realtà da uno dei due quartieri separati dal fiume e che sono stati uccisi dai ribelli questa notte, dopo essere stati rapiti poco tempo fa perché vicini al governo di Assad. Il video, ha detto la fonte governativa, è parte di una “campagna di comunicazione” per mettere in cattiva luce il governo.
L’agenzia di stampa del regime, SANA News, ha pubblicato sul suo sito un breve articolo in cui attribuisce la responsabilità delle uccisioni ai combattenti del Fronte al-Nusra, una delle forze che compongono lo schieramento ribelle, che è nota per i suoi successi militari ma anche per i suoi legami con l’islamismo fondamentalista, tanto da essere stata dichiarata “organizzazione terroristica” dagli Stati Uniti pochi mesi fa.