La grande fuga di coccodrilli in Sudafrica
Un'inondazione ne ha fatti scappare migliaia da un allevamento: 2 mila sono stati presi, ma almeno altri 10 mila sono ancora liberi
In questi giorni nel nordest del Sudafrica è in corso la più grande caccia ai coccodrilli della storia. Domenica scorsa le forti piogge hanno costretto uno degli allevamenti di coccodrilli più grandi del paese ad aprire le chiuse dei suoi stagni. Questo gesto ha salvato numerosi animali, che avrebbero rischiato di essere schiacciati dalle acque del fiume Limpopo in piena, ma ha anche liberato più di 10 mila coccodrilli. Da domenica, squadre di cacciatori stanno ispezionando la zona per ricatturare gli animali.
I cacciatori escono principalmente di notte, quando i coccodrilli sono più attivi. Alcuni di loro hanno spiegato che non è difficile trovarli, perché i loro occhi brillano di rosso se illuminati da una luce. Finora sono stati ricatturati circa 2 mila coccodrilli, ma si stima che probabilmente altri 10 mila circa siano ancora liberi. Al momento i cacciatori, oltre agli abitanti della zona circostante, sono principalmente uomini dell’allevamento. Non è stato richiesto l’aiuto della polizia o dell’esercito.
Non sono stati riportati attacchi di coccodrilli in questa settimana. La maggior parte degli animali sono lunghi meno di due metri e vengono allevati per la loro pelle, che viene poi esportata negli Stati Uniti e in Europa. Le ricerche procedono lungo le rive del fiume Limpopo, coperte da una fitta vegetazione, non molto lontano dall’allevamento. Ma stando a un giornale locale, almeno uno dei coccodrilli è stato ritrovato in un campo di rugby di una scuola a circa 120 chilometri di distanza dall’allevamento.