Le ultime sul caso MPS
Oggi c'è l'assemblea dei soci, il governo ha detto che riferirà in Parlamento, mentre il titolo continua a calare di valore in borsa
Aggiornamento, venerdì 25 gennaio – Questa mattina alle 9 è iniziata l’assemblea dei soci della banca Monte dei Paschi di Siena, che sarà seguita da un centinaio di giornalisti, in una giornata che si preannuncia importante dopo le notizie emerse negli ultimi giorni che hanno fatto ulteriormente peggiorare i conti della banca. Il Sole 24 Ore seguirà la giornata con un liveblog. A Siena, dove si tiene l’assemblea, sono presenti Beppe Grillo e due presidi di protesta della Lega Nord e della lista di Ingroia.
La questione centrale dell’assemblea di oggi è l’acquisto dei cosiddetti “Monti bond”, cioè titoli speciali emessi dal Monte dei Paschi e che il Tesoro si impegnerà a comprare per circa 4 miliardi di euro. Quei soldi serviranno a ripianare le perdite di capitale della banca. Se in futuro, al momento di ripagare al Tesoro gli interessi (che dovrebbero essere intorno al 9 per cento), la banca MPS non avrà il denaro, è molto probabile che lo Stato entri tra gli azionisti della banca, perché invece dei soldi gli sarà data una quota di azioni. L’acquisto dei Monti bond sarà quasi certamente approvato dall’assemblea di oggi.
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Giovedì 24 gennaio la borsa di Milano ha chiuso con un rialzo dell’1 per cento, ma è continuato il crollo del titolo della banca senese Monte dei Paschi, che ha chiuso con un calo dell’8,16 per cento quasi pari al -8,4 per cento di ieri (negli ultimi cinque anni, il titolo ha perso il 90 per cento del suo valore in borsa). Le ultime difficoltà di MPS derivano dalla vicenda emersa due giorni fa sull’uso da parte della banca di operazioni sospette che sarebbero servite a mascherare le perdite nel bilancio 2009 che venivano da rischiosi investimenti sui derivati.
Giovedì ci sono state diverse prese di posizione sulla vicenda, che coinvolge anche le autorità responsabili del controllo dei conti, Banca d’Italia e CONSOB (che si occupa principalmente delle attività della borsa). Giorgio Napolitano ha detto di aver «fiducia nella Banca d’Italia che se ne sta occupando», riferendosi alla vicenda MPS, mentre Mario Monti ha detto che il ministro dell’Economia Vittorio Grilli andrà in Parlamento per presentare una relazione sulla vicenda. Per quanto riguarda la banca, venerdì ci sarà un importante consiglio di amministrazione e un’assemblea dei soci che dovrà decidere un aumento di capitale, già stabilito in precedenza, pari a circa 4,5 miliardi di euro.
Dopo la pubblicazione della notizia, Giuseppe Mussari, per quasi dieci anni ai vertici di MPS (prima a capo della fondazione che controlla la banca e poi della banca stessa dal 2006 al 2010) si è dimesso dalla carica che ricopriva nell’Associazione Banche Italiane (ABI). Mercoledì sera, parlando al TG1, l’attuale presidente della banca, Alessandro Profumo, ha detto che la dirigenza sta valutando eventuali azioni legali contro Mussari.
La banca ha dovuto aumentare subito le perdite messe a bilancio per il 2012 – oltre 2 miliardi – di altri 220 milioni, mentre ha già aumentato la richiesta dei cosiddetti “Monti bond” per coprire il deficit di capitale da 3,4 a 3,9 miliardi di euro. La vicenda che ha coinvolto Mussari ha anche un risvolto politico, perché la fondazione che controlla la banca è controllata per statuto da esponenti eletti dagli enti locali e sono noti da molto tempo gli stretti contatti tra il Partito Democratico e i vertici della banca.