Beyoncé ha cantato l’inno degli Stati Uniti in playback?

Circolano dubbi sull'apprezzata esibizione all'insediamento di Obama, prima confermati e poi parzialmente smentiti dalla banda musicale

Beyonce performs the National Anthem as Vice-President Joe Biden, his wife Dr. Jill Biden (2nd L), his son Beau Biden (C background), former President Bill Clinton (far L) and wife, US Secretary of State Hillary Clinton (C-background), and US Justice Anthony Kennedy (R) listen during the 57th Presidential Inauguration ceremonial swearing-in at the US Capitol on January 21, 2013 in Washington, DC. AFP PHOTO/Jewel Samad (Photo credit should read JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)
Beyonce performs the National Anthem as Vice-President Joe Biden, his wife Dr. Jill Biden (2nd L), his son Beau Biden (C background), former President Bill Clinton (far L) and wife, US Secretary of State Hillary Clinton (C-background), and US Justice Anthony Kennedy (R) listen during the 57th Presidential Inauguration ceremonial swearing-in at the US Capitol on January 21, 2013 in Washington, DC. AFP PHOTO/Jewel Samad (Photo credit should read JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)

Aggiornamento del primo febbraio 2013. Beyoncé ha ammesso di avere cantato in playback l’inno nazionale, perché non aveva avuto abbastanza tempo per provare e non voleva rischiare di sbagliare. Ha detto che al Super Bowl, per il quale si prepara da settimane, canterà dal vivo.

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Nel pomeriggio di martedì il quotidiano britannico Times, e a ruota tutti i giornali statunitensi, hanno iniziato a dubitare del fatto che l’apprezzata esecuzione dell’inno nazionale degli Stati Uniti da parte di Beyoncé durante la cerimonia di insediamento di Barack Obama fosse stata dal vivo. Nel giro di poche ore una portavoce della banda della marina, che era responsabile della parte strumentale, ha dichiarato che Beyoncé aveva effettivamente cantato in playback. Ma alla fine della giornata quel comunicato è stato ritrattato.

Secondo la prima dichiarazione circolata ieri, la banda della marina aveva suonato dal vivo tutte le musiche della cerimonia di insediamento ma “aveva ricevuto istruzioni all’ultimo minuto riguardo il fatto che Beyoncé intendeva usare la versione pre-registrata”. La prassi vuole infatti che per questo genere di eventi vengano pre-registrate versioni di tutte le canzoni da suonare dal vivo, così da poter rimediare a imprevisti, assenze improvvise, problemi con la banda o necessità di spostare la cerimonia in caso di maltempo. Qualche giornale ha messo in collegamento il presunto playback con due foto che la stessa Beyoncé aveva pubblicato su Instagram nei giorni scorsi, che la mostrano intenta a registrare l’inno, ma sono foto che di per sé non implicano che sia stata usata la versione registrata durante la cerimonia.

Il comunicato successivo, diffuso da un altro rappresentante della banda della marina degli Stati Uniti, rettificava il precedente e metteva le cose in modo un po’ diverso: Beyoncé e la banda non avevano avuto modo di provare abbastanza l’inno nazionale e quindi la banda ha deciso di utilizzare una versione registrata delle musiche. “Riguardo la performance vocale della signorina Knowles-Carter [cioè Beyoncé, ndr], nessuno nella banda è nella posizione di poter dire se era dal vivo o era pre-registrata”. Né Beyoncé né suoi agenti o rappresentanti hanno commentato la storia. Kelly Clarkson, la cantante che si è esibita poco prima di Beyoncé, ha cantato dal vivo, ha precisato ieri un suo agente.

L’uso di versioni registrate durante grandi eventi pubblici non è insolito. Durante la prima cerimonia d’insediamento di Obama, nel 2009, il violoncellista Yo-Yo Ma usò una versione registrata e disse che non avrebbe potuto suonare come avrebbe voluto con le fredde temperature di gennaio a Washington D.C. Nel 1991 un’altra memorabile esecuzione dell’inno nazionale, quella di Whitney Houston al Super Bowl, avvenne probabilmente in playback. Proprio al Super Bowl, nel 2004, Beyoncé aveva cantato l’inno nazionale degli Stati Uniti dal vivo e senza problemi. Beyoncé si esibirà al Super Bowl anche quest’anno, il 3 febbraio, nello show previsto durante l’intervallo.

foto: JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images