Città inquinate del mondo
L'Economist ne ha fatto una selezione, indicando per ognuna i livelli di polveri sottili, ce n'è anche una italiana
Circolano spesso, soprattutto d’inverno, le foto di Pechino avvolta in uno strato denso di smog. La capitale della Cina è considerata una delle città più inquinate al mondo, nonostante le autorità locali nel corso degli ultimi anni abbiano adottato diverse misure per ridurre le emissioni nocive e migliorare la qualità dell’aria. Ma la città si sta sviluppando rapidamente, complice la sostenuta crescita economica del paese, e non è sempre semplice prevenire i periodi di grande inquinamento che ciclicamente coinvolgono buona parte del suo territorio. Nel corso dell’ultimo fine settimana, per esempio, i livelli di sostanze inquinanti nell’aria a Pechino erano tali che alcuni sistemi di rilevazione segnalavano semplicemente “Oltre qualsiasi indice”.
Il dato fuori scala è stato rilevato dalla stazione di misurazione della qualità dell’aria sul tetto dell’ambasciata statunitense in città, che misura la quantità di PM 2,5 (polveri sottili con diametro fino a 2,5 micrometri, cioè 0,0000025 metri, per metro cubo) e ne esprime la presenza con un indice che si chiama AQI (Air Quality Index). Le PM 2,5 sono polveri estremamente piccole e se inalate possono causare danni al nostro sistema respiratorio. L’AQI arriva fino a un valore di 500, ma a Pechino si è arrivati a misurare un imprevisto 886, a un certo punto. Di norma, il valore 100 esprime un livello di allerta per persone con particolari problemi di salute, mentre il dato di 400 è ritenuto un potenziale pericolo per la salute di tutti.
La presenza di una stazione di rilevamento indipendente e non sotto il controllo della Cina ha causato in passato qualche problema per le autorità cinesi. Lo scorso anno, in seguito alla diffusione di alcuni dati da parte dell’ambasciata statunitense, la città ha diffuso per la prima volta una serie di informazioni sulle PM 2,5. Pechino non è comunque la città più inquinata della Cina.
Come mostra il grafico dell’Economist, ci sono città cinesi in cui i livelli di inquinamento sono ancora maggiori. L’elenco è stato realizzato tenendo in considerazione i livelli di PM 10, polveri sottili più “grandi” e che sono rilevate in maniera più diffusa in Cina e in giro per il mondo rispetto alle PM 2,5. Al primo posto c’è la città indiana di Ludhiana seguita da Lanzhou in Cina e da Mexicali in Messico. Nell’elenco compare anche una città italiana, Torino, con livelli di PM 10 stimati intorno a 45. La fonte principale dell’Economist è l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ma è bene ricordare che i dati fanno riferimento a periodi di tempo diversi tra loro e che sono una selezione di città, quindi si tratta di un elenco e non di una classifica vera e propria. Serve per farsi un’idea, in attesa che siano diffusi dati più completi e aggiornati sui livelli di inquinamento in giro per la città del mondo.