Frank Zamboni e le macchine del ghiaccio
L'inventore delle famose macchine per rifare il ghiaccio sulle piste di pattinaggio è il protagonista del doodle di Google di oggi per ricordare i 112 anni della sua nascita
Frank Zamboni, inventore italoamericano, è il protagonista del doodle di Google di oggi. Al posto del classico logo, nella pagina principale del motore di ricerca c’è un semplice videogioco che ricorda le macchine Zamboni per il rifacimento del ghiaccio sulle piste di pattinaggio, l’invenzione più importante realizzata da Frank Zamboni per ricordare i 112 anni della sua nascita.
Frank Joseph Zamboni Jr. nacque il 16 gennaio del 1901 a Eureka nello Utah, da una famiglia di immigrati italiani. Poco dopo la sua nascita, i genitori si spostarono a Lava Hot Springs, nei pressi di Pocatello nell’Idaho, dove acquistarono una fattoria in cui Zamboni avrebbe trascorso l’infanzia e l’adolescenza. Una ventina di anni dopo, la famiglia si trasferì nuovamente, spostandosi a Los Angeles in California. Nello stesso periodo Zamboni studiò in un istituto commerciale di Chicago (Illinois) e nel 1922 aprì con il fratello minore Lawrence un negozio di ricambi elettrici a Los Angeles.
Nel 1923, Frank Zamboni si sposò con un una ragazza con cui avrebbe avuto nel corso della propria vita tre figli. Quattro anni dopo, sempre con il fratello minore Lawrence, Zamboni avviò una nuova attività legata alla produzione e alla commercializzazione di blocchi di ghiaccio. La cosa andò avanti per circa dodici anni, poi arrivarono i primi frigoriferi e i due fratelli si resero conto che i loro affari nel settore non sarebbero più andati molto avanti. Convertirono buona parte degli impianti refrigeranti della fabbrica e costruirono una pista da pattinaggio sul ghiaccio.
Chiamarono la nuova struttura, che esiste ancora oggi, Iceland, e l’aprirono nel 1940 ottenendo un notevole successo. Frank Zamboni aveva ideato un sistema per eliminare le increspature che si formavano sul ghiaccio in prossimità dei tubi refrigeranti, utilizzati per mantenere ghiacciato il sottile strato d’acqua sulla superficie della pista. Sei anni dopo, l’inventore riuscì a registrare un brevetto per il suo sistema e nel 1949 realizzò una macchina rivoluzionaria per l’epoca, che permetteva di pulire e levigare la superficie della pista di ghiaccio in dieci minuti e con il lavoro di un solo uomo, al posto dei tre solitamente necessari e della loro ora e mezza di lavoro.
Sempre nel 1949, Frank Zamboni avviò le pratiche per brevettare la propria invenzione e fondò la Frank J. Zamboni & Co. a Los Angeles per la costruzione e la vendita della sua macchina. Quattro anni dopo ottenne il riconoscimento del brevetto e le vendite iniziarono a decollare, tanto da rendere necessaria l’apertura di una nuova fabbrica nell’Ontario negli anni Sessanta e di un ufficio in Svizzera per coprire anche il mercato europeo.
Negli anni seguenti, Zamboni avrebbe poi inventato diversi altri macchinari per la rimozione dell’acqua dai prati artificiali e per la posa degli stessi negli stadi. Negli anni Ottanta inventò anche un sistema per rimuovere i residui di ghiaccio dai bordi delle piste di pattinaggio.
Dopo una vita trascorsa a inventarsi e vendere strani, ma molto utili, macchinari in giro per il mondo, Frank Zamboni morì nel 1988 a 87 anni per un tumore al polmone. Da quando esiste, si stima che la sua fabbrica abbia venduto più di 10mila macchine – le macchine Zamboni, per l’appunto – per il rifacimento del ghiaccio sulle piste di pattinaggio. La fabbrica è ancora della famiglia e vi lavorano il figlio e il nipote dell’inventore. Il loro cognome è indissolubilmente legato a quello dell’invenzione per ripristinare le superfici ghiacciate, tanto che spesso i macchinari simili della concorrenza vengono chiamati Zamboni anche se non lo sono. In Europa questo tipo di macchine è di solito chiamato Rolba, dal nome della società svedese che le produce. Il macchinario di Frank Zamboni è diventato molto conosciuto anche grazie ai film, e ai fumetti dei Peanuts nelle cui vignette ricorre spesso.
Il doodle di Google interattivo di oggi ricorda proprio l’invenzione più importante di Zamboni. È un piccolo videogioco il cui scopo è quello di ripulire una pista da pattinaggio utilizzando una macchina per levigare la superficie di ghiaccio. Il macchinario va guidato utilizzando le frecce della tastiera, o il mouse, e l’obiettivo è terminare l’operazione senza rimanere a secco. Lungo il percorso compaiono taniche di benzina per fare rifornimento e mantenere attiva la macchina.
Una Zamboni è costituita da diverse parti, che assolvono a particolari compiti. Una lama nella parte posteriore del veicolo provvede a raschiare alcuni millimetri di superficie ghiacciata, dopodiché grazie a due viti senza fine (una orizzontale e poi una verticale) il ghiaccio rimosso viene depositato in un contenitore che si trova nella parte anteriore della macchina. Da un’altra tanica viene presa l’acqua per effettuare la pulizia della superficie ghiacciata, successivamente l’acqua sporca viene rimossa per aspirazione, filtrata e reinserita nella tanica. Infine, dell’altra acqua pulita proveniente da un altro contenitore viene spruzzata finemente e sparsa sulla superficie ghiacciata per creare un nuovo strato ghiacciato uniforme e senza increspature.