Scrivere a Zuckerberg costa 100 dollari
Ma solo per chi non lo segue su Facebook e vuole mettere in evidenza le cose che gli manda: è un esperimento
Facebook sta sperimentando un nuovo sistema per ridurre la posta indesiderata nel proprio sistema di messaggistica interno, e per farlo ha avviato anche un esperimento che riguarda il suo cofondatore e amministratore delegato, Mark Zuckerberg. Chi vuole comunicare con lui, ha la possibilità di pagare 100 dollari per essere sicuro che il suo messaggio arrivi direttamente in evidenza nella casella della “Posta in arrivo” di Zuckerberg e non in quella “Altri”, dove sarebbe molto meno visibile.
La nuova funzionalità è stata provata dal sito di informazione tecnologica Mashable utilizzando diversi profili Facebook. A quanto sembra, l’opzione dei 100 dollari compare solamente a quegli utenti che provano a inviare un messaggio a Zuckerberg senza essere iscritti al suo profilo, che ha circa 16 milioni di persone che lo seguono. Il sistema dei messaggi prevede comunque la possibilità di comunicare normalmente senza alcuna spesa, ma in questo caso la posta viene inserita nella casella “Altri” come avviene solitamente sul social network.
Alcuni mesi fa, Facebook aveva avviato la sperimentazione di un nuovo sistema a pagamento, simile a quello segnalato da Mashable, per ridurre lo spamming. L’idea è quella di offrire agli utenti la possibilità di pagare un dollaro per l’invio della posta verso persone con cui non sono amiche sul social network, così da essere sicure che i loro messaggi compaiano nella casella della “Posta in arrivo”, dove di solito vengono inserite solamente le comunicazioni tra amici. Quella di Zuckerberg potrebbe essere una variante più costosa del servizio.
Nella casella “Altri” compaiono, infatti, i messaggi inviati da chi non è amico sul social network. Molti utenti non sanno nemmeno che esista quest’altra cartella, perché il sistema non prevede che siano inviate notifiche quando arrivano nuove cose in quello spazio. L’idea di fare pagare un dollaro per dare più risalto ai messaggi di “Altri” è stata criticata da numerosi utenti, che temono un aumento dello spamming nella loro casella della “Posta in arrivo”. La soluzione che sta sperimentando Facebook prevede comunque che l’invio a pagamento possa essere effettuato una sola volta a settimana.
A dicembre alcuni iscritti a Facebook aveva segnalato di avere visto l’opzione dei 100 dollari per alcuni particolari account, ma fino a ora non erano circolate molte altre informazioni. Un portavoce del social network ha confermato che la società sta “testando alcuni prezzi estremi per vedere che cosa funziona meglio per i filtri contro lo spamming”. La soluzione per ora è in fase di prova negli Stati Uniti.