Le foto della neve a Gerusalemme
La Cupola della roccia imbiancata, ebrei ortodossi che si riparano con ombrelli davanti al Muro del pianto e il primo ministro israeliano Netanyahu che lancia palle di neve
Oggi ha nevicato anche a Gerusalemme, dopo alcuni giorni di piogge torrenziali, alluvioni e temperature molto basse in Israele e in altri paesi confinanti. Sono caduti circa venti centimetri di neve e secondo il governo si tratta della maggiore nevicata dal 1992. Le scuole sono rimaste chiuse – lo saranno anche venerdì – e la neve ha creato anche molti disagi al traffico e ai trasporti ferroviari. Sono state sospese anche le corse degli autobus, tranne che nelle strade principali, messe gratuitamente a disposizione degli abitanti fino alle 19 di stasera per dissuaderli a spostarsi con i propri mezzi. Circa 700 alberi sono caduti per il peso della neve sui rami, che ha trascinato anche molti cavi dell’elettricità, lasciando alcuni quartieri senza corrente per una o due ore. I meteorologi prevedono un ulteriore abbassamento della temperatura durante la notte, che potrebbe provocare il congelamento delle strade.
Oltre a numerosi disagi però la neve ha offerto scene particolarmente belle in una citta che lo è già di suo: ebrei ortodossi che pregano al Muro del pianto con i loro cappelli neri coperti di neve; l’oro della Cupola della roccia imbiancato; il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mentre lancia palle di neve e il presidente Shimon Peres che costruisce un pupazzo di neve insieme alle sue guardie del corpo. E, come in tutte le città del mondo, bambini felici che si godono la prima nevicata dell’anno.
Il presidente israeliano Shimon Peres che fa un pupazzo di neve