Fotografie dalla Siria
Immagini da una guerra civile che va avanti da due anni, mentre Assad e l'opposizione fanno uno (squilibrato) scambio di prigionieri
Le notizie del giorno in Siria sono due. La prima è uno scambio di prigionieri tra le forze del regime e i ribelli. Il regime ha rilasciato 2130 civili imprigionati lungo questi due anni di guerra civile e in cambio l’opposizione ha liberato 48 iraniani, catturati a loro volta in questi mesi. I prigionieri sono stati condotti a Damasco, dove avverrà lo scambio nelle prossime ore: secondo molti analisti il numero di civili liberati da Assad in cambio di poche decine di iraniani è un tentativo di tenere in piedi l’alleanza con uno dei paesi più vicini al regime. La seconda notizia è l’assalto dei ribelli in corso all’aeroporto militare di Taftana, a Idlib, vicino al confine con la Turchia.
Le forze governative controllano ancora il centro di Damasco e la maggioranza del paese ma negli ultimi mesi la loro capacità di contenere gli attacchi si è deteriorata, mentre i ribelli hanno guadagnato forza militare e sostegno internazionale. Il 26 dicembre il capo della polizia militare siriana, il generale Absulaziz al-Shalal, ha annunciato in un video di aver lasciato l’esercito e ha dichiarato la sua intenzione di unirsi ai ribelli che combattono contro il regime del presidente Bashar al-Assad. Le foto che seguono sono state scattate principalmente ad Aleppo e a Damasco e raccontano un pezzetto di quello che sta succedendo in Siria.
Ieri invece le Nazioni Unite hanno detto che le continue violenze e la scarsità di carburante nel paese impediscono alla sua organizzazione di portare cibo e soccorsi a un milione di siriani che ne hanno bisogno. Il World Food Program ha stimato in 2,5 milioni il numero dei siriani che necessita di soccorsi ma l’ONU dice che a causa del peggioramento della situazione ne potrà raggiungere soltanto 1,5 milioni. Oggi al ministero degli Esteri del Regno Unito, a Londra, si terrà un incontro internazionale tra funzionari e rappresentanti di molti governi a cui parteciperà il vice presidente dell’opposizione siriana, George Sabra. Tra gli invitati c’è anche Riyad Hijab, l’ex primo ministro siriano che l’estate scorsa ha disertato il regime e ha lasciato la Siria.