Si allungano i tempi per la rimozione della Costa Concordia
Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha detto che la nave sarà trasportata al porto di Piombino entro l'autunno prossimo e non a primavera, come previsto
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha detto oggi che la Costa Concordia tornerà a galleggiare l’autunno prossimo e non a primavera, come era stato previsto inizialmente. La nave da crociera è ancora arenata a poche decine di metri dalle coste dell’Isola del Giglio, dal 13 gennaio 2012. Nel naufragio morirono 32 persone e Francesco Schettino, l’ex comandante, è stato accusato di essere uno dei principali responsabili del disastro, per aver deciso di far passare la grande nave a pochi metri dall’isola per effettuare un “inchino”, un saluto ravvicinato ai suoi abitanti.
Lo slittamento dei tempi è stato confermato anche dal presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, che ha detto che la nave dovrebbe essere trainata nel porto di Piombino, per le operazioni di smaltimento, entro settembre. Il porto di Piombino sembra però non essere in grado di accogliere la nave, a causa delle sue dimensioni attuali, aumentate dopo l’installazione dei cassoni necessari per il galleggiamento. Il progetto di rimozione è gestito dalla Titan-Micoperi, la società che si è aggiudicata la gara internazionale organizzata dalla Costa Crociere.
Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio sui lavori di rimozione della Costa Concordia, ha spiegato che le operazioni per rimettere la nave in asse dureranno almeno 36 ore: poi, serviranno circa 45 giorni per portare la nave in galleggiamento. Il 31 gennaio prossimo finirà lo stato di emergenza e il governo deve ancora prendere una decisione su come proseguire la gestione straordinaria delle operazioni di rimozione: Sergio Ortelli, sindaco del Comune di Isola del Giglio, ha chiesto al governo il prolungamento dello stato di emergenza, fino alla completa rimozione.