L’Italia condannata per le carceri
Lo Stato dovrà risarcire sette detenuti per il "trattamento inumano" che hanno subito, il ministro Severino si è detta "profondamente avvilita"
La Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo oggi ha condannato all’unanimità l’Italia per il trattamento inumano di sette persone detenute nelle carceri di Busto Arsizio e di Piacenza. Lo Stato italiano dovrà pagare quasi 100 mila euro complessivi di risarcimento per danni morali nei confronti dei sette detenuti. Nella sentenza, inoltre, la Corte ha chiesto all’Italia di risolvere al più presto il “problema strutturale” del sovraffollamento delle sue carceri. In Italia ci sono al momento oltre 65 mila detenuti, a fronte di una capienza complessiva di 45.600 posti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo ha condannato oggi l’Italia a pagare quasi 100.000 euro complessivi di risarcimento a sette detenuti per il sovraffollamento delle carceri, chiedendo inoltre di risolvere al più presto questo “problema strutturale”.
Il ministro della Giustizia Paola Severino si è detta “profondamente avvilita”, ma non stupita, dalla condanna.
(Il carcere più affollato d’Italia)
La Corte di Strasburgo, all’unanimità, ha deciso che nel caso sollevato da sette detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza c’è stata la violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, quello che proibisce la tortura o i trattamenti inumani o degradanti.
L’Italia è stata dunque condannata a pagare 99.600 euro di risarcimento ai sette, più 1.500 euro ciascuno per il pagamento delle spese.
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(Le violenze e le torture nelle carceri italiane)
foto: un muro della Casa Circondariale di Perugia. (Oli Scarff/Getty Images)