Le bizzarre mascotte di Android che non ce l’hanno fatta
Il progetto fu rapidamente accantonato con l'arrivo di Bugdroid
Dan Morrill è uno degli sviluppatori che si occupano di Android, il sistema operativo per smartphone e tablet di Google. Il 3 gennaio ha pubblicato sul proprio profilo di Google+ i bozzetti di quelle che sarebbero potute diventare le mascotte del sistema operativo.
Al posto di Bugdroid, il piccolo robot verde che tutti hanno ormai imparato a conoscere e ad associare ad Android, inizialmente si era pensato di utilizzare una serie di mascotte molto più stilizzate e stralunate chiamate “Dandroids”. Nacquero nel 2007, quando Morrill era responsabile delle relazioni con gli altri sviluppatori. Si prese un paio d’ore per lavorare ad alcuni bozzetti da inserire nella presentazione che il suo gruppo di lavoro stava preparando, per il lancio interno di Android destinato agli sviluppatori, che avrebbero poi dovuto testare il sistema operativo e dare i loro pareri sul suo funzionamento.
Dei Dandroids se ne discusse per un po’, racconta Morrill, ma alla fine il progetto ebbe vita breve: la designer Irina Blok propose Bugdroid che fu rapidamente adottato per rappresentare Android.