Come sta Chávez
Il vicepresidente del Venezuela ha detto che sta un po' meglio, dopo l'operazione di due settimane fa, ma difficilmente potrà prestare giuramento a gennaio
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha iniziato a camminare e fare leggero esercizio fisico dopo l’intervento chirurgico dello scorso 11 dicembre, e le sue condizioni sono leggermente migliorate, ha detto il vicepresidente Nicolas Maduro. Chávez è stato operato a Cuba per un tumore, per la quarta volta, e dopo l’intervento ha avuto un’infezione alle vie respiratorie. Dal giorno dell’intervento non sono state diffuse fotografie di Chávez, che non ha parlato in pubblico.
Chávez ha 58 anni, è stato eletto per la prima volta presidente del Venezuela nel 1999 e lo scorso ottobre si è guadagnato un quarto mandato alla guida del paese. In teoria il 10 gennaio dovrebbe tenersi la cerimonia di insediamento e nei giorni scorsi erano circolate sulla stampa voci anonime, ma attribuite a fonti del governo, secondo cui Chávez non sarebbe in condizione di partecipare alla cerimonia. Altrettanto in teoria, secondo la legge se il vincitore delle elezioni non si presenta alla cerimonia d’insediamento il Parlamento dovrebbe indire nuove elezioni. Ma questo non accadrà: il presidente dell’Assemblea Nazionale, Diosdado Cabello, ha detto che «benché l’opposizione lo speri, il comandante Hugo Chávez continuerà a essere il nostro presidente».
La costituzione del Venezuela permette a Chávez di prestare giuramento davanti ai soli giudici della Corte Suprema. La stessa cerimonia inoltre potrebbe essere rinviata con un voto del Parlamento. Henrique Capriles, governatore dello stato di Miranda e avversario di Chávez alle ultime elezioni, ha detto che «il popolo ha dato mandato a Chávez di governare» e che non importa quando potrà prestare giuramento, anche se «la sua assenza non può essere a tempo indeterminato».
Le autorità venezuelane hanno diffuso poche informazioni sulle condizioni di salute di Chávez, definite “stabili ma delicate”, e nei giorni successivi all’intervento circolava molta preoccupazione. Poco dopo l’operazione il vicepresidente Nicolas Maduro, visibilmente commosso, aveva detto che l’intervento era stato «lungo, complicato, difficile». Prima di andare a Cuba, dove è stato operato, Chávez aveva dichiarato che se la malattia lo avesse reso incapace di fare il presidente, avrebbe dovuto essere il vicepresidente Nicolas Maduro a sostituirlo e portare a termine il suo mandato. La nomina del suo successore è stata un gesto unico, che Chávez non aveva mai compiuto in precedenza prima degli altri interventi chirurgici.
foto: HECTOR RETAMAL/AFP/Getty Images