Non c’è chiarezza
L'editoriale di oggi del Corriere della Sera rimprovera a Monti le ambiguità dei suoi annunci di ieri
Sul Corriere della Sera di oggi, Massimo Franco fa una prima analisi degli annunci di ieri di Mario Monti, rimproverando al quasi ex presidente del Consiglio di non avere fatto molto chiarezza su che cosa vorrà (e potrà) fare nel concreto per dare seguito al suo annuncio di ieri, quello sulla sua disponibilità a guidare nuovamente il paese dopo le elezioni di febbraio a patto che chi lo sostiene segua le linee guida della sua Agenda.
La «salita in politica», come l’ha definita Mario Monti con una felice inversione lessicale rispetto alla Seconda Repubblica, si preannuncia suggestiva, innovativa, ma ancora ambigua. Si è capito bene quello che il presidente del Consiglio dimissionario vuole fare: scomporre gli schieramenti etichettati con le sigle logore della destra, della sinistra e del centro; ricomporli attraverso l’asse del cambiamento e della lealtà all’Europa; ed essere il referente di chiunque si riconosca in un programma che rivendichi quanto è stato fatto in questi tredici mesi e lo proietti nel futuro.
Su come Monti riuscirà a tradurre le intenzioni in realtà, però, non si può dire che la sua conferenza stampa di ieri, né le interviste delle ultime ore abbiano dato coordinate precise. Si è capito che vede nel populismo di Berlusconi, della Lega, dei «grillini» e della sinistra sindacale e radicale gli avversari da battere. Ma la competizione col Cavaliere sui voti moderati lo lascia più scoperto sul fianco destro che nei confronti del Pd. Evidentemente, Monti prevede come inevitabile un qualche accordo postelettorale con Bersani. Resta da chiedersi come sarà possibile conciliare le ambizioni di due aspiranti a Palazzo Chigi.