12 cose che ha detto Monti
Che cosa ha detto il quasi ex presidente del Consiglio sul perché è caduto il governo, sul suo "manifesto", su Berlusconi e Vendola, sul suo futuro politico
Oggi Mario Monti ha tenuto la tradizionale conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio. Monti ha parlato delle sue dimissioni da capo del governo, del lavoro del suo governo, dei rapporti con i partiti e i leader dei partiti della maggioranza e del suo futuro politico. Su alcune cose è stato molto netto, per esempio sulle responsabilità del PdL nella fine anticipata della legislatura o sull’assurdità delle promesse elettorali di Berlusconi, su altre lo è stato molto meno, come sulla possibilità che faccia di nuovo il presidente del Consiglio.
L’agenda Monti
«Abbiamo prodotto un documento che si intitola “Cambiare l’Italia, riformare l’Europa: agenda per un impegno comune”»
La candidatura
«Non sarò candidato in un particolare collegio. Se una o più forze politiche che aderiscano a questa agenda manifestassero il proposito di candidarmi a presidente del Consiglio, valuterei la cosa»
Non mi schiero
«Io non mi schiero con nessuno, vorrei che i partiti si schierassero sulle idee. Se richiesto darei guida e sarei a pronto ad assumere le responsabilità che mi venissero affidate dal Parlamento»
Sbigottimento
«Devo dire una parola di gratitudine ma anche di sbigottimento nei confronti del mio predecessore, Silvio Berlusconi: faccio fatica a seguire la linearità del suo pensiero. Un quadro di comprensione mentale che a me sfugge»
Perché è caduto il governo
«Le parole pesano anche in Parlamento e ne deve essere cosciente chi le dice e chi le ascolta», ha detto Monti in riferimento al discorso con cui Alfano ha motivato la decisione del PdL di passare all’astensione in Parlamento. Monti ha detto di considerare grave l’aver sostenuto che oggi il paese stia peggio di un anno fa e di considerare «ancora più grave ritenere che il governo si sia piegato verso una delle parti, in questo caso il PD citato da Angelino Alfano»
L’IMU è qui per restare
«È bellissimo dire di voler togliere l’IMU: se si farà un provvedimento come questo chi verrà a governare un anno dopo, non cinque, dovrà rimettere l’IMU doppia».
(Mario Monti oggi a In Mezzora)
Missione compiuta
«Missione compiuta, presidente». Le parole che Monti ha detto al presidente della Repubblica venerdì scorso, quando ha dato le dimissioni.
Il governo e il Parlamento
«L’intesa era voi occupatevi delle questioni economiche e noi partiti ci occupiamo delle istituzioni», ha detto Monti alludendo un po’ sarcasticamente alle mancate riforme istituzionali, soprattutto la modifica della legge elettorale.
Monti su Vendola
«Vendola ha detto di me che sono liberale e conservatore. Rispondo: liberale sì, conservatore è lui sui temi del lavoro».
Donne
«Il modo in cui la donna è ancora vista nella società italiana, anche in elevatissime rappresentanze pubbliche, è umiliante».
Ancora su Berlusconi
«Non credo che servano “discese in campo”, espressione che trovo orribile: abbiamo bisogno semmai di “salite in politica”». Monti ha poi detto che per un governo è «meglio fare leggi ad nationem che ad personam» e che «il più grande costo della politica non è tanto quello di festini, irriguardosi di ogni dignità, e che determinano lo screditamento della politica quando c’è invece bisogno del suo rafforzamento, ma le decisioni non prese o quelle prese per interessi di breve periodo».
Monti e il Quirinale
«La sua domanda precorre tempi che probabilmente non si verificheranno mai», ha detto Monti rispondendo a chi gli chiedeva della possibilità che diventi il prossimo presidente della Repubblica.