Cos’è Poke, la nuova app di Facebook
È solo per iPhone e serve per inviare messaggi, foto e video che si autodistruggono dopo pochi secondi dalla loro lettura: come funziona
Nella serata di venerdì 21 dicembre, Facebook ha diffuso una sua nuova applicazione per iPhone che si chiama Poke. Serve per inviare ai propri amici sul social network messaggi istantanei, che si autodistruggono a pochi secondi di distanza da quando vengono letti dal destinatario. Il nuovo sistema ricorda molto Snapchat, una applicazione che sta riscuotendo un discreto successo soprattutto negli Stati Uniti e che serve per inviare da smartphone a smartphone fotografie che si cancellano da sole dopo essere state viste.
Come funziona
Al momento Poke è solamente disponibile per iPhone e può essere scaricato direttamente dall’App Store di Apple. Dopo l’installazione, l’applicazione verifica se lo smartphone è già collegato a un account Facebook e chiede se usare quelle credenziali per configurarsi automaticamente. Poke consente di fare poche cose e molto essenziali, e come per Snapchat questa caratteristica potrebbe essere alla base del suo successo.
L’applicazione mostra diverse opzioni per l’invio e la condivisione di altrettanti contenuti. È possibile inviare un messaggio, una fotografia o un video. Oltre a comporre il proprio messaggio, l’utente indica per quanti secondi (1, 3, 5 o 10) il contenuto potrà essere letto dopo l’apertura prima di distruggersi automaticamente. Una quarta opzione permette anche di inviare i classici “poke”, quelli disponibili da tempo sul social network e che servono per richiamare l’attenzione di un proprio amico, picchiettandolo simbolicamente sulla spalla. Terminata la composizione del contenuto, basta selezionare il destinatario tra i propri amici e inviare il tutto, in attesa di una probabile risposta.
Il sistema può essere usato solamente da iPhone a iPhone e non interessa quindi la versione web di Facebook. È probabile che in futuro alla app per i soli smartphone di Apple se ne aggiunga un’altra per Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google, o per Windows Phone di Microsoft.
Applicazioni come Poke sono state criticate per favorire la condivisione di immagini ritenute poco appropriate, spesso a sfondo sessuale, da parte degli utenti. Per questo motivo quelli di Facebook hanno previsto un sistema per segnalare i contenuti che gli utenti ritengono inopportuni. Il fatto che i contenuti si autodistruggano entro pochi secondi è secondo molti il principale incentivo per inviare foto o messaggi discutibili. Altri detrattori ricordano che basta effettuare lo screenshot dello schermo del proprio iPhone per salvare il contenuto ricevuto, prima della sua autodistruzione. Poke avvisa comunque gli autori dei messaggi se i loro riceventi effettuano uno screenshot della cosa che hanno inviato.