Pubblico costa di nuovo 1,20 euro
"Abbiamo solo un altro modo per restare in edicola: aumentare le vendite, gli abbonamenti, la pubblicità"
Dopo aver abbassato per qualche settimana il suo prezzo da 1,20 a 1 euro, da oggi il quotidiano Pubblico torna a costare 1,20 euro. Le ragioni le spiega il direttore, Luca Telese, sul giornale di oggi. Pubblico rischia di essere messo in liquidazione, hanno detto i suoi giornalisti, a causa delle scarse vendite.
Da oggi, lo sapete già, siamo tornati a un euro e venti. Da oggi, comprandoci, ci date venti centesimi in più che servono per pagare questo giornale. Abbiamo solo un altro modo per restare in edicola: aumentare le vendite, gli abbonamenti, la pubblicità. E magari trovare qualcuno che voglia comprare anche un frammento della libertà che abbiamo provato a mettere in queste pagine. Qualcuno ci dice: «Ma se avete dedicato tanto spazio agli ultimi e ai primi, come mai siete così lontani dall’obiettivo di vendita che vi eravate dati?». Oppure: «Ma come? Se vi servono così pochi soldi, come mai non l’avete già trovato un filantropo illuminato che vi dia 10 o 50mila euro in cambio di qualche azione?». La prima risposta è semplice: spesso quelli che vogliamo raccontare (e che abbiamo raccontato), dai nuovi poveri agli imprenditori travolti dalla crisi, ai cervelli in fuga, dai giovani che stanno provando a costruirsi un futuro agli esodati e gli scongiunti, non hanno le risorse o lo spirito per andare in edicola a comprarsi una mazzetta di giornali. Quanto ai filantropi, se tra voi ce ne sono, mi piacerebbe che mi scrivessero subito: ltelese@pubblico.eu. A tutti gli altri, che ci stanno inviando lettere piene di affetto (come quelle che trovate dentro), grazie. Noi siamo quello che vi raccontiamo: voi quello che leggete.