Guardate Pannella e pensate ai detenuti
Mattia Feltri consiglia di mettere da parte sospetti e sensazioni, e di non farne un alibi per ignorare il guaio delle carceri italiane
Oggi Mattia Feltri commenta in prima pagina sulla Stampa lo sciopero della fame di Marco Pannella per segnalare il vergognoso uso delle carceri in Italia, cercando di distinguere il dito e la luna (e ringraziando comunque il dito).
Pochi di noi sono scampati al sospetto che gli scioperi della fame e della sete di Marco Pannella servano al dimostrante per mettersi al centro delle sue stesse dimostrazioni. Ancora di meno sono scampati alla sensazione che le periodiche, reiterate e accavallate proteste siano soprattutto stucchevoli e lagnose, elencate quotidianamente con implacabile costanza dalla Radio radicale; che riguardino il leader o i suoi, in solitaria o a staffetta.
Sono sospetti e sensazioni che andrebbero messi alla prova – almeno oggi – delle disastrose condizioni di Pannella, dopo sette giorni di astensione totale dal cibo e dall’acqua. Inoltre sono sospetti e sensazioni che avrebbero un senso se si parlasse di rimpiazzo di giudici costituzionali o di riforma della legge elettorale, ma non ne hanno alcuno perché si parla cristianamente e laicamente dei diritti degli ultimi, i carcerati.
(continua a leggere sulla rassegna stampa della Camera)