5 volontari dell’ONU uccisi in Pakistan
Erano impegnati in una campagna di vaccinazioni contro la poliomielite, che i talebani minacciano dall'operazione Bin Laden del 2011
Cinque volontari che lavoravano a una campagna di vaccinazioni contro la poliomielite sono stati uccisi a Karachi, in Pakistan. I 5 volontari, di cui 4 donne, stavano lavorando per un programma delle Nazioni Unite e sono stati colpiti in tre zone diverse della città. Il Pakistan è insieme all’Afghanistan e alla Nigeria uno degli ultimi tre paesi al mondo in cui la poliomielite è ancora endemica. Nel 2000 si sono registrati quasi 200 casi di polio, un record negli ultimi 15 anni.
Nessun gruppo ha rivendicato gli attentati ma dal 2011 in Pakistan il lavoro dei volontari di prevenzione e vaccinazione contro la poliomielite è diventato molto difficile e pericoloso, da quando cioè la CIA usò un medico pakistano, Shakil Afrid, come agente per stanare Bin Laden, organizzando un finto programma di immunizzazione. Da allora i talebani hanno vietato la somministrazione del vaccino soprattutto nelle zone tribali, al confine con l’Afghanistan. I talebani considerano infatti i vaccini un’arma segreta dell’Occidente per sterilizzare i musulmani.