Il nuovo record di Magnus Carlsen
Il grande maestro norvegese di scacchi, 22 anni, ha da poco superato il record di punti di Kasparov (con un piccolo ma)
Quando la classifica mondiale dei giocatori di scacchi sarà pubblicata il prossimo gennaio ci sarà un nuovo record assoluto di punteggio. Il primo in classifica, il norvegese Magnus Carlsen, 22 anni, avrà più punti di quelli raggiunti dal russo Gary Kasparov nel ’99 e nel 2000, che all’epoca furono il punteggio più alto mai raggiunto. Vincendo il London Chess Classic, Carlsen ha ottenuto un punteggio nel ranking mondiale di 2.861, superiore di dieci punti al record precedente di Kasparov.
(Il Grande Maestro e il computer, la storia di Magnus Carlsen)
C’è solo un piccolo “ma”, in questa vicenda. Il sistema di punteggio utilizzato dalla Federazione Mondiale di Scacchi per determinare la classifica mondiale – che si basa sui risultati degli scacchisti nei principali tornei internazionali – è cambiato dal 2000 ad oggi, e il nuovo sistema tende ad assegnare un punteggio più alto rispetto al passato. Questo, purtroppo, rende la comparazione tra i risultati di Kasparov e quelli di Carlsen quasi impossibile.
Carlsen è un grande maestro, il riconoscimento più alto per uno scacchista, e lo è da quando aveva tredici anni: il terzo più giovane della storia. Cominciò a giocare a otto anni e a nove batté per la prima volta il padre, che da giovane era stato un buon giocatore. Da allora i genitori cominciarono a fargli prendere lezioni di scacchi (uno dei suoi maestri fu proprio Kasparov) e a fargli girare l’Europa per partecipare ai tornei.
Carlsen gioca con uno stile aggressivo e spesso cerca di spiazzare i propri avversari iniziando a giocare con delle aperture insolite che non gli danno alcun vantaggio. Carlsen dice di seguire questa strategia per impedire al suo avversario l’uso di qualunque piano possa aver preparato basandosi sulle aperture classiche. A differenza di molti altri scacchisti, Carlsen ha sempre giocato poco contro il computer. «È come giocare con qualcuno che è molto stupido ma ti batte lo stesso», ha detto.
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