Due giorni di risse al Parlamento ucraino
Foto e video delle sessioni parlamentari molto movimentate di ieri e oggi
Per la seconda volta in due giorni, anche oggi alcuni parlamentari ucraini si sono aggrediti fisicamente durante i lavori dell’aula, impedendo così l’elezione di un nuovo presidente dell’assemblea e di un nuovo primo ministro. Le elezioni legislative, che si sono tenute alla fine di ottobre, sono state vinte dal partito del presidente Viktor Yanukovich, mentre il secondo partito più votato è stato quello che fa riferimento a Yulia Timoshenko, ex primo ministro, ancora detenuta. Secondo l’OCSE il voto ha rappresentato una “regressione” della democrazia, per via dell’assenza della leader dell’opposizione, per l’uso scorretto delle risorse amministrative e dei fondi pubblici, per il ruolo eccessivo del denaro e l’enorme influenza dei gruppi di potere, per la scarsa partecipazione delle donne e la copertura mediatica dichiaratamente di parte.
Oggi la rissa è iniziata quando alcuni membri dell’opposizione hanno cercato di impedire a due loro neo-eletti parlamentari di prestare giuramento, perché sospettati di aver cambiato idea e voler sostenere il governo una volta in carica. Ieri un gruppo di membri del partito Svoboda, arrivato quinto alle ultime elezioni, aveva forzato l’ingresso dell’aula, che era stato chiuso per motivi di sicurezza, mentre alcuni parlamentari del partito di opposizione vestivano delle magliette nere con la faccia di Yulia Tymoshenko, ex premier, ancora detenuta. In Ucraina la legge rende i parlamentari “intangibili”: per questa ragione risse come quelle di ieri e di oggi non possono essere sedate dalla polizia, che di fatto non può intervenire.