I risultati del censimento in Inghilterra e Galles
È uscita una nuova serie di dati: inglesi e gallesi hanno scoperto di essere meno cristiani di dieci anni fa, tra le altre cose
L’Office for National Statistics del Regno Unito ha pubblicato oggi una nuova serie di dati sul censimento condotto nel paese il 27 marzo del 2011. La legge prevede che sia eseguito un censimento ogni dieci anni e per il Regno Unito si tratta di una lunghissima tradizione, resa regolare e consecutiva a partire dal 1801. L’operazione viene svolta nello stesso giorno in tutto il regno, ma la sua gestione è affidata a diverse istituzioni statistiche. Per questo motivo i dati sono forniti a scaglioni e a seconda di particolari aree geografiche. Le informazioni diffuse oggi riguardano Inghilterra e Galles, mentre – per esempio – per avere i primi dati sulla Scozia sarà necessario attendere il prossimo 17 dicembre.
56,1 milioni sono i residenti in Inghilterra e Galles, 3,7 milioni in più rispetto al 2001.
4 cittadini su 5 dicono di essere in buona od ottima salute.
33,2 milioni sono i residenti che si descrivono cristiani, il 13 per cento in meno rispetto al 2001, 1 cittadino su 4 dice di essere ateo.
Nel 91 per cento dei nuclei familiari si parla inglese come prima lingua, ci sono poi diverse combinazioni con singoli componenti che parlano inglese, e infine non si parla inglese come prima lingua nel 4 per cento dei nuclei familiari.
7,5 milioni sono i residenti nati fuori dal Regno Unito, circa metà di questi sono arrivati nel paese nell’ultimo decennio.
Il 64 per cento dei nuclei familiari vive in una casa di cui ha la proprietà.
Ci sono in media 12 auto ogni 10 gruppi familiari.
15,7 milioni sono i single, le persone sposate 21,2 milioni, i divorziati 4 milioni.
105mila le persone che hanno fatto ricorso alle “civil partnership” per lo stesso sesso.
1 cittadino su 10 lavora nel settore dell’istruzione.