Le elezioni in Romania
Si vota oggi, ma il conflitto che divide l'attuale primo ministro dal Presidente della Repubblica rischia di peggiorare (e si potrebbe tornare a votare di nuovo)
Oggi in Romania si vota per le elezioni parlamentari. L’Unione dei Socialisti Liberali, il partito di centrosinistra dell’attuale primo ministro, Victor Ponta, era in testa negli ultimi sondaggi con il 57% dei voti. Questo risultato, però, potrebbe peggiorare il lungo scontro che in questi mesi ha diviso il primo ministro dal Presidente della Repubblica, Traian Basescu.
Quest’estate Ponta, divenuto primo ministro in seguito alla caduta del governo di centrodestra dopo soltanto due mesi in carica, ha ottenuto i voti necessari a mettere il Presidente Basescu sotto accusa. Secondo Ponta e la sua maggioranza, Basescu avrebbe cercato di mettere sotto controllo i giudici della Corte Costituzionale e scavalcato in più occasioni le prerogative del primo ministro.
La messa in stato di accusa del Presidente avrebbe dovuto essere confermata da un referendum popolare che lo avrebbe automaticamente destituito. Il referendum si è tenuto a fine luglio, ma non ha raggiunto il quorum del 50% degli aventi diritto più uno, necessario per essere valido. Il 45% dei romeni si è recato a votare e l’85% ha votato per la destituzione.
Dopo le elezioni spetterà proprio al Presidente della Repubblica nominare il primo ministro, ma Basescu ha già fatto sapere che potrebbe anche non nominare il suo rivale Ponta, anche se questi dovesse ottenere la maggioranza dei seggi. Basescu potrebbe nominare qualcun altro alla carica, ma la sua scelta andrebbe approvata dal Parlamento. Se i suoi candidati per due volte non dovessero riuscire ad ottenere la fiducia, il Parlamento potrebbe essere sciolto.
Il conflitto tra le due cariche istituzionali del paese è solo l’ultimo in ordine di tempo di un anno molto complicato per la Romania. Il paese si trova in una grave crisi economica e ha richiesto un piano di aiuti da parte del Fondo Monetario Internazionale. In cambio di un prestito da 20 miliardi di euro, a gennaio, il governo adottò un serie di misure di austerità che causarono numerose proteste e la caduta del governo stesso. Quest’estate si sono succeduti numerosi scandali, che hanno colpito in particolare il partito di centrodestra del Presidente Basescu. Uno di questi scandali ha coinvolto l’ex primo ministro Adrian Nastase, che a giugno tentò di suicidarsi poco prima di essere arrestato per corruzione.