McAfee è stato arrestato in Guatemala
Nuova tappa della spettacolare fuga del milionario degli antivirus: è accusato di essere entrato clandestinamente nel paese in cui aveva detto di voler cercare asilo
Il milionario statunitense John McAfee, noto per avere fondato la società produttrice di antivirus per computer che porta il suo nome, è stato arrestato in Guatemala per essere entrato clandestinamente nel paese. McAfee era arrivato alcuni giorni fa a Città del Guatemala, dopo essere fuggito dal Belize dove la polizia lo vuole ascoltare come persona informata sui fatti per l’omicidio del suo vicino, lo statunitense Gregory Viant Faull. McAfee vive da settimane da fuggitivo e ha fatto di tutto per non farsi trovare dalla polizia del Belize, che secondo lui avrebbe un piano per ucciderlo.
Il ministro dell’Interno guatemalteco, Mauricio Lopez Bonilla, ha spiegato all’Associated Press che McAfee è stato preso in custodia da alcuni agenti dell’immigrazione nell’albergo in cui si era stabilito in questi giorni. L’avvocato di McAfee, Telésforo Guerra, è al lavoro per ottenere il rilascio del suo cliente, che mercoledì aveva anche annunciato di voler chiedere asilo nel paese. Le autorità del Guatemala hanno spiegato ai giornalisti di non sapere come McAfee sia entrato nel paese, confermando di non avere nessuna informazione sul suo arrivo nei registri doganali. Da qui le accuse di ingresso clandestino. Secondo CNN, il milionario potrebbe anche rischiare un respingimento, cosa che lo obbligherebbe a rientrare in Belize.
I problemi per McAfee sono iniziati circa un mese fa, quando l’11 novembre la polizia del Belize trovò il cadavere del suo vicino Faull, ucciso con un’arma da fuoco nella propria abitazione sull’isola di Ambergris Caye, la principale meta turistica del paese. Gli investigatori ritengono che McAfee possa avere informazioni importanti per risolvere il caso e da allora sono alla sua ricerca, ma considerati i suoi precedenti con la polizia locale, McAfee ha preferito starsene alla larga, non facendosi trovare nel corso di una perquisizione nella sua villa e nascondendosi nelle settimane successive in varie zone del Belize e del Guatemala.
Durante la scorsa primavera, fu fermato dagli agenti dell’Unità speciale per la soppressione delle bande criminali (GSU), con l’accusa di produzione e di possesso di armi senza autorizzazioni. Le accuse furono in un secondo momento ritirate, ma pare che la vicenda spaventò molto McAfee e lo rese alquanto diffidente nei confronti delle autorità locali. Stando ad alcuni suoi messaggi pubblicati su un forum ospitato su server russi, sembra che McAfee avesse in effetti raccolto informazioni su come sintetizzare alcuni tipi di droga, con particolare attenzione per il metilenediossipirovalerone (MDPV), una sostanza psicoattiva che ha effetti simili a quelli delle anfetamine e della cocaina.
McAfee aveva avuto alcuni litigi in passato con Faull, che si era lamentato per la presenza dei cani da guardia nella sua proprietà, che facevano rumore ed erano spesso aggressivi. Due giorni prima della morte di Faull, McAfee scoprì che i suoi cani erano stati avvelenati da qualcuno. Anche per questo motivo le autorità locali vogliono sentire la versione del milionario, che vive con molte armi in casa, sulla vicenda.
Nelle settimane in cui si è nascosto dalle autorità del Belize, McAfee ha comunque continuato a farsi sentire, concedendo alcune interviste e soprattutto pubblicando aggiornamenti sulla vicenda sul suo blog. Si è fatto anche fotografare con alcuni giornalisti, e proprio grazie alle informazioni geografiche contenute nel file di una foto è stato infine possibile localizzarlo in Guatemala. A inizio settimana McAfee ha ammesso di trovarsi nel paese e si è recato presso il Tribunale di Città del Guatemala per avviare le pratiche per fare domanda d’asilo. Ma con l’arresto di ieri, le cose si sono nuovamente complicate.