Ha vinto Bersani
Il segretario del PD è oltre il 60%, sarà candidato a presidente del Consiglio
Pier Luigi Bersani ha vinto il ballottaggio delle primarie del centrosinistra e sarà quindi il candidato della coalizione a presidente del Consiglio. Il segretario del PD ha ottenuto il 61,1 per cento dei voti, mentre il suo sfidante, Matteo Renzi, ha ottenuto il 38,9: i dati ufficiali saranno diffusi lunedì. Hanno votato 2,5 milioni di persone, circa il venti per cento in meno rispetto al primo turno.
Renzi ha ammesso la sconfitta pochi minuti dopo la chiusura dei seggi e ha poi pronunciato un discorso molto netto – e molto apprezzato, anche dai suoi avversari – nel quale ha detto anche di dovere delle scuse ai suoi sostenitori, per il fatto di non essere riuscito «fuori dalla Toscana, a scrollarmi di dosso l’immagine del ragazzetto ambizioso». Bersani si è detto molto soddisfatto, ha detto che da domani si impegnerà per «dare un forte profilo di governo e di cambiamento al centrosinistra» e «predisporre spazi e percorsi per dare occasioni alle nuove generazioni». Bersani ha poi aggiunto che domani andrà in Libia a incontrare il nuovo governo libico, perché l’Italia «cominci a riprendere un suo profilo e un suo ruolo in termini politici, morali, culturali, economici, con l’area del Mediterraneo».
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23.28 – Il video del discorso di Bersani dopo la vittoria al ballottaggio delle primarie.
23.15 – Il video di Bersani che ringrazia i Marxisti per Tabacci.
22.56 – 7497 seggi su 9219. Bersani al 60,8%, Renzi al 39,12%. I dati si sono ormai stabilizzati.
22.39 – Il video del discorso di Renzi, per chi se lo è perso.
22.38 – Bersani, a margine, si definisce «un bersaniano moderato»
22.36 – Bersani chiude: «Non so se c’è tempo per riposarci, ma un paio di giorni ve li do. Poi si ricomincia con la battaglia vera. Io vi chiedo di metterci tutta la convinzione, tutto l’impegno, perché questo viaggio lo facciamo insieme. Non c’è l’uomo solo al comando. Si governa con un popolo. Mettiamoci forza, mettiamoci energia e mettiamoci anche un po’ di allegria, che è un tratto del nostro popolo! E un po’ di convinzione, tranquillità, serenità. Non bisogna agitarsi, intimorirsi. Bisogna essere tranquilli e forti, e decisi! Grazie per quello che avete fatto ma ancora di più per quel che farete, nella battaglia comune».
22.34 – Bersani: «Dobbiamo vincere ma non a qualsiasi prezzo. Alziamo l’asticella. Non si può vincere raccontando favole, perché poi non si governa. E siccome, fatemela dire in bersanese, in un paese come il nostro la mamma del populismo e della demagogia è sempre incinta, noi dobbiamo prendere un’altra strada. Noi dobbiamo vincere senza raccontare favole. Non sarà semplice. Ma il paese ha bisogno di questo. Siamo di fronte alla più grave crisi dal Dopoguerra a oggi. Abbiamo problemi enormi, a cominciare dal problema numero uno: il lavoro. Il lavoro. Per venire al distacco micidiale tra cittadini e politica. Dobbiamo prendere di petto questi problemi, con un linguaggio di verità»
22.30 – Bersani: «Da domani devo fare due cose. Primo: riuscire a dare un forte profilo di governo e di cambiamento al centrosinistra. Secondo: predisporre spazi e percorsi per dare occasioni alle nuove generazioni. Già da domani mi metterò all’opera. Domani partirò per la Libia a incontrare il nuovo governo libico. Intendo che l’Italia cominci a riprendere un suo profilo e un suo ruolo in termini politici, morali, culturali, economici, con l’area del Mediterraneo: è casa nostra»
22.29 – Bersani: «Ringrazio Matteo Renzi della telefonata che mi ha fatto, lo saluto con un applauso, gli dico grazie delle parole affettuose. Voglio riconoscergli una presenza forte e fresca, il contributo grande che ha dato per dare senso a queste primarie. Anche questa è stata una cosa importante di queste primarie»
22.28 – Bersani: «Un saluto particolarissimo a Nichi Vendola. Abbiamo fatto con lui una grande manifestazione a Napoli, bellissima. Mi ha invitato a far sentire un profumo di sinistra, io se non mi sentissi addosso quel profumo non riconoscerei il mio odorato. Però capisco quel che vuol dire»
22.27 – Bersani: «Un grazie e un riconoscimento ai marxisti per Tabacci». Sul serio.
22.26 – Bersani: «Mettiamo un punto fermo: non può esistere un grande schieramento o un grande partito senza i volontari e senza una organizzazione che li sappia tenere assieme»
22.25 – Bersani: «La prima dedica è per la mia famiglia, che ancora una volta ho trascurato. La seconda ai 100.000 volontari che hanno reso possibili queste primarie, una cosa incredibile»
22.24 – Bersani: «Grandissima soddisfazione, doppia soddisfazione. La prima e più grande è stata quella di aver creduto fortemente dal primo momento a queste nostre primarie. Tutti quanti possiamo riflettere su questa vicenda ricavandone un insegnamento: un grande partito popolare, un grande schieramento, deve sempre avere grande fiducia nella sua gente. Poi naturalmente c’è la soddisfazione per il mio risultato. Anche per me inaspettato in queste proporzioni. Anche se sono sempre stato tranquillo, non mi sono mai agitato»
22.18 – Bersani è al 60,87 per cento e Renzi è al 39,13 per cento, quando i seggi scrutinati sono 7482 su 9224.
22.17 – Metafora di D’Alema alla Bersani: «La prova del budino è nel mangiarlo, e noi dovremo cucinarlo bene».
22.16 – D’Alema poi è stato più chiaro, pressato ulteriormente da Mentana: «Ho deciso di non ricandidarmi e questo è per me un argomento indiscutibile».
22.14 – «Se io adesso, con un gesto che non mi è proprio, dovessi dire “Adesso mi candido”, questo sarebbe uno schiaffo alla serietà e al 40 per cento che ha votato Renzi. Bersani ha promesso di attuare un ampio rinnovamento e sono certo che lo farà»
22.11 – Domanda diretta a D’Alema su La7: «Conferma che non si candida, allora?». La risposta è andata avanti per molti minuti e non era né un sì né un no.
22.09 – D’Alema: «È andata bene, risultato chiaro, un mandato forte di cui c’era bisogno, anche perché Bersani avrà il compito di unire le forze e secondo me più la leadership è legittimata e meglio si può lavorare».
22.07 – Il tweet citato poco fa da Renzi a La7.
Pare che a @matteorenzi sia piaciuto il mio tweet. A me il suo discorso. Chapeu. #tgla7 twitter.com/Umb80/status/2…
— Umberto Romano (@Umb80) December 2, 2012
21.58 – 7167 seggi su 9219, Bersani al 60,84 per cento, Renzi al 39,16 per cento.
21.57 – Renzi: «La battuta più bella che ho ricevuto su Twitter è questa: “Finalmente Renzi ha fatto una cosa di sinistra: ha perso”».
21.53 – Il testo completo di Pesce d’aprile, la canzone di Samuele Bersani citata da Matteo Renzi durante il suo discorso.
21.49 – Intervistato da La7 dopo il suo discorso, Renzi ribadisce nuovamente che resterà nel PD, «che è casa mia», e che farà il sindaco di Firenze, senza dare «alcuna forma organizzata» al milione di persone che lo ha sostenuto.
21.44 – I risultati del ballottaggio visti da Makkox.
21.42 – Renzi chiude: «Abbiamo tre cose dalla nostra parte: l’entusiasmo, il tempo, la libertà. Ho ricevuto molto di più di quello che ho dato. Vi ringrazio e vi abbraccio forte uno per uno»
21.41 – Renzi: «È stato un privilegio per me accompagnare la vostra speranza, fare questo tratto di strada insieme: abbiamo provato a cambiare la politica, non ce l’abbiamo fatta, ora sarà meraviglioso dimostrare che la politica non è cambiato noi»
21.39 – Renzi: «Andando a casa, siate orgogliosi di quello che avete fatto. Non andate al lavoro con la faccia triste. Offrite un sorriso al vostro collega. Quest’esperienza vi ha cambiato. Se vi è rimasta qualche cicatrice, pensate a una frase di Bersani (Samuele): è sempre bellissima la cicatrice che mi ricorda di essere stato felice». La canzone è Pesce d’aprile, per la cronaca.
21.38 – «Noi non siamo riusciti a incrociare un numero abbastanza grande di italiani, a fare lo scatto: è un peccato. È inutile prendersela con procedure obiettivamente arzigogolate»
21.37 – «Felici per averci provato, dobbiamo avere il coraggio di dire che qualcosa abbiamo sbagliato. Su alcune cose vi devo delle scuse. Sapevamo in partenza che sarebbe stato difficile. Non sono riuscito, fuori dalla Toscana, a scrollarmi di dosso l’immagine del ragazzetto ambizioso. Non siamo riusciti a vivere con serenità le accuse personali: io me le sono sentite tutte, vi dico la verità, dalle Cayman all’accusa di aver violato le regole, quella che mi fa più male».
21.33 – Renzi: «Dobbiamo prendere atto che avendo offerto un’idea chiara e diversa, la nostra idea non è stata vincente. Abbiamo però molte ragioni per rallegrarci ma non basta questo. A chi oggi ci dice ‘allegro, hai vinto lo stesso’ io dico: noi allegri lo siamo, ma non eravamo qui per fare una battaglia di testimonianza. Volevamo prendere in mano il governo del paese e non ce l’abbiamo fatta».
21.31 – Renzi: «Ho appena chiamato Pier Luigi Bersani per fargli i miei e i vostri complimenti per aver vinto le primarie. Gli facciamo un in bocca al lupo per la sfida che lo attende. Vittoria netta che nessuna polemica sulle regole potrà mettere in discussione: lui ha vinto, noi no»
21.27 – Renzi è arrivato alla Fortezza da Basso, parlerà tra poco.
21.26 – 6115 seggi su 9219, praticamente due terzi: Bersani al 60,79%, Renzi al 39,21%.
21.24 – A Bettola, suo paese natale, Bersani è oltre il 90%, dice il TgLa7.
21.20 – 5824 seggi su 9219: Bersani al 60,79%, Renzi al 39,21%.
21.19 – Dice Giorgia Meloni, candidata alle primarie del PdL (ammesso che si facciano), che domenica scorsa era andata a visitare un seggio delle primarie del centrosinistra:
«Chiaramente il risultato dimostra come vinca la sinistra ortodossa e più conservativa, colpisce il fatto che in Italia si parla sempre di rinnovamento, ma poi non si punta mai sul rinnovamento»
21.13 – Dice Roberto Reggi, capo della campagna elettorale di Renzi:
«Abbiamo portato al voto più di un milione di persone coinvolgendole in una entusiasmante avventura. Siamo a disposizione per mantenere alto questo entusiasmo, questa proposta. Bersani può usarla oppure no. È lui il segretario»
21.11 – Dice Stumpo che Bersani è avanti in tutte le regioni tranne che in Toscana, dove Renzi è in vantaggio con il 55 per cento.
21.10 – David Parenzo su La7 dice che a Vibo Valentia Bersani è oltre l’85 per cento dei voti.
21.06 – Paolo Gentiloni, sostenitore di Renzi, su RAI2: «60-40 mi pare una buona cosa».
21.03 – 4911 seggi su 9219: Bersani al 60,79%, Renzi al 39,21%.
21.01 – Vendola su La7 dice che Bersani deve fare una coalizione «con le nuove generazioni, soprattutto con i ragazzi e le ragazze che oggi stanno occupando i licei, che stanno facendo autogestioni».
20.49 – Sara Biagiotti del comitato Renzi dice che il sindaco di Firenze è andato meglio di Bersani «nelle regioni rosse».
20.47 – Scrive Rudy Francesco Calvo, giornalista di Europa che si trova al comitato organizzatore delle primarie:
Organizzazione ipotizza possibile stop aggiornamento dati a circa 2000 seggi dalla fine. Cautela che non conta molto ormai… #pday
— Rudy Francesco Calvo (@rudyfc) December 2, 2012
20.44 – Dati da 4095 su 9219. Bersani al 60,89 per cento, Renzi al 39,11 per cento.
20.38 – Dati di 3552 seggi su 9219, poco più di un terzo: Bersani 61,11 per cento, Renzi 38,89.
20.35 – Matteo Renzi ha detto che parlerà alle 21.30 alla Fortezza da Basso, a Firenze. Pier Luigi Bersani invece dovrebbe parlare alle 22 al teatro Capranica, a Roma.
20.33 – Scrive Pippo Civati:
I primi dati scrutinati confermerebbero le proiezioni di Piepoli. Chissà perché l’altra volta ci abbiamo messo venti ore. Boh.
20.28 – Stumpo, memore di quanto accaduto domenica scorsa, ci ha tenuto a precisare che si tratta di dati ufficiosi e che a un certo punto gli scrutatori andranno a dormire, e quindi per avere dati finali e ufficiali bisognerà aspettare domani.
20.26 – Dati forniti da Nico Stumpo su 1732 seggi, il 18,7 per cento del totale: Bersani 61,5 per cento, Renzi 38,5 per cento.
20.24 – Sta parlando Nico Stumpo, presidente del coordinamento delle primarie.
20.23 – I dati parziali forniti in questo momento dal sito di Renzi: Bersani 57,52 per cento, Renzi 42,48 per cento.
20.22 – Le operazioni di spoglio in due seggi elettorali, trasmesse da SkyTg24.
20.17 – Secondo un instant poll dell’istituto Piepoli Bersani ha avuto il 61,5 per cento dei voti, Renzi il 38,5.
20.15 – Matteo Renzi ha scritto su Twitter:
Era giusto provarci, è stato bello farlo insieme. Grazie di cuore a tutti, ci vediamo dalla fortezza da basso alle 21.30. #pDay
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 2, 2012
20.10 – La giornata ai seggi è andata avanti molto tranquillamente, seppure in molti seggi siano stati respinte persone che volevano votare ma non si erano registrate per tempo (o le cui richieste presentate questa settimana erano state respinte).
20.04 – I risultati del ballottaggio dovrebbero arrivare su questa pagina del sito ufficiale delle primarie, che però è ancora offline.
20.02 – Una cosa curiosa accaduta oggi: Luigi Berlinguer, presidente del comitato dei garanti, ha detto che i dati degli elettori in Toscana non sono stati digitalizzati – e quindi gli elenchi non consegnati in tempo per l’apertura dei seggi – per colpa della società che era stata incaricata, contro cui è stata presentata «una denuncia per truffa contrattuale».
20.00 – Chiusi i seggi delle primarie.
19.48 – Alle 17.30 erano andate a votare 2,3 milioni di persone, circa 150mila in meno del primo turno alla stessa ora. Stando alle stime della maggior parte degli osservatori, alla fine dovrebbero andare a votare circa il 10 per cento degli elettori in meno.
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Alle 20 chiuderanno i seggi delle primarie del centrosinistra, aperti questa domenica per scegliere il candidato alla guida della coalizione: i due candidati che si giocano il ballottaggio sono Pier Luigi Bersani, segretario del PD e vincitore del primo turno, e Matteo Renzi, sindaco di Firenze. Il Post seguirà lo spoglio e gli aggiornamenti della serata con un liveblogging. Qui la cronaca della giornata.
foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images