Le primarie del Movimento 5 Stelle
Questa settimana si terranno le "Parlamentarie": si voterà online e si può candidare chi ha già presentato una lista a livello locale (ma non è stato eletto)
di Francesco Marinelli – @frankmarinelli
Beppe Grillo ha annunciato ieri con un post sul suo blog che la prossima settimana ci saranno le “elezioni online” del Movimento 5 Stelle, a cui parteciperanno 1.400 candidati. Sono elezioni primarie per scegliere i futuri parlamentari del movimento (“parlamentarie”, le chiama il titolo del post), che si presenterà alle prossime elezioni politiche e che gli ultimi sondaggi danno oltre il 15 per cento.
Potranno votare soltanto agli iscritti al movimento entro il 30 settembre scorso. Le votazioni inizieranno lunedì 3 dicembre fino a giovedì 6 dicembre: si potrà votare dalle 10 alle 17, con un prolungamento dell’orario per martedì (fino alle 21) e per giovedì (fino alle 20). Questa decisione è stata presa dopo che alcuni iscritti al movimento avevano detto di non saper come votare, dato che in quella fascia oraria solitamente lavorano o non hanno un computer con cui votare.
Tutti quelli che si sono candidati alle primarie del M5S per essere eletti in Parlamento sono membri del movimento che si sono già candidati in passato alle elezioni comunali o alle elezioni regionali. Come per le altre elezioni, per potersi candidare si devono avere determinati requisiti: non si devono avere precedenti penali, non si deve essere in carica come sindaci o consiglieri né si deve essere già stati in Parlamento, anche solo per un mandato. Oltre ad essere formate le liste dei candidati alla Camera e al Senato, verrà scelto il candidato presidente del Consiglio del Movimento (che non sarà Grillo).
Si voterà sul sito del movimento, in un’area appositamente dedicata alle primarie che non è ancora stata messa online, semplicemente inserendo un’email e una password (quelle usate per registrarsi). Non è previsto alcun pagamento. In un video, Beppe Grillo ha spiegato che la decisione di far votare soltanto gli iscritti è stata presa per evitare che ci siano infiltrazioni da parte di gente che vuole “destabilizzare” il movimento.
Saranno eletti soltanto quelli che hanno «già fatto una lista, per premiare chi ha combattuto sul territorio». Grillo, che è a capo del movimento, non parteciperà, come ha detto più volte: «Vedrò chi entra. La soglia dell’attenzione sarà molto alta». Il Movimento 5 Stelle ha predisposto la composizione delle liste dei candidati al Parlamento, suddivisa per circoscrizioni elettorali, in base all’attuale legge elettorale: se la legge sarà cambiata, o se verranno modificate le circoscrizioni previste oggi, le liste saranno adattate alla nuova legge.
Chi può candidarsi
I candidati al Senato e alla Camera del Movimento 5 Stelle saranno scelti tra quelli che si sono già presentati alle elezioni comunali e regionali con una lista del movimento o in liste civiche collegate al movimento e che abbiano compiuto almeno 25 anni entro febbraio 2013. Ogni candidato avrà a disposizione una “pagina elettorale” sul sito del movimento, in cui ci saranno scritte le sue informazioni anagrafiche, il suo curriculum e una sua presentazione. I nomi dei candidati si sapranno lunedì prossimo.
Sul suo blog, Beppe Grillo ha scritto in maniera generica che si sono candidati «operai, casalinghe, professionisti, disoccupati, piccoli imprenditori, precari, impiegati statali, studenti». Non si possono candidare alle primarie le persone che hanno incarichi elettivi al 29 ottobre 2012. Per quanto riguarda la circoscrizione estero ci saranno quattro ripartizioni e si potranno candidare tutti quelli che sono residenti ed elettori nella ripartizione, sempre che siano iscritti al movimento prima del 30 settembre 2012 e che abbiano certificato, in maniera digitale, la loro identità entro martedì 30 ottobre.
Chi può votare
Possono votare tutti i maggiorenni al momento del voto iscritti al movimento entro il 30 settembre 2012 (il termine per certificare la propria identità, con un documento caricato online, era venerdì 2 novembre 2012). Ogni persona che vota ha a disposizione tre preferenze (si possono usare i tre voti anche in giorni diversi), da dare ai candidati che appartengono alla sua circoscrizione elettorale: al momento del voto si verrà indirizzati a un determinato elenco “locale” che sarà pubblico da lunedì. Per essere sicuri di aver votato la persona che si voleva davvero votare e per non avere il dubbio che ci siano stati problemi di tipo tecnico durante il voto, si potrà poi verificare la propria preferenza attraverso un codice che il sistema attribuirà a ciascuna procedura di votazione.
Come si formano le liste per il Parlamento
Le liste dei candidati al Parlamento delle elezioni politiche del 2013 saranno composte in base al numero di voti ottenuti dai singoli candidati. Tra i più votati, quelli che avranno 40 anni o più entro il mese di febbraio prossimo saranno inseriti nelle liste per il Senato. Gli altri saranno inseriti nelle liste per la Camera. Se in una stessa lista due candidati avranno lo stesso numero di voti, sarà inserito quello che ha ricevuto il proprio ultimo voto prima dell’altro, in ordine di tempo. Se un candidato invece non riceverà neanche un voto, non verrà inserito in nessuna lista, in ogni caso. Nel caso in cui non ci sia il numero sufficiente di candidati per completare una lista verranno inseriti altri candidati in base a una classifica degli esclusi: prima tutti i primi, tra gli esclusi, poi tutti i secondi e così via.