Dogane fantasma
Il bellissimo catalogo visivo di vecchie dogane di confine europee, oggi abbandonate, messo insieme da un fotografo polacco
Fino a qualche anno fa, per passare da uno stato all’altro in Europa era necessario attraversare dogane e frontiere. Le differenze tra gli stati confinanti si percepivano non appena si consegnava il documento al doganiere. Il suo aspetto, il modo di porsi e la casetta che lo conteneva in breve raccontavano un po’ da dove si veniva e dove si stava andando. Oggi viaggiare in Europa è molto diverso. Se è vero che spostandosi a est ancora molte frontiere sono aperte e attive, per la maggior parte degli stati questo non vale più e quando si viaggia in macchina capita di imbattersi nelle vecchie dogane: strutture ormai abbandonate che raccontano una storia di vecchi rapporti.
Josef Schulz, fotografo polacco nato nel 1966, ha costruito un catalogo visivo che ha intitolato Übergang, passaggio, e che raccoglie molti esempi di queste strutture. Ogni dogana è particolare, ognuna ha un’architettura diversa che a tratti sembra ispirata a una fantascienza poco credibile. I paesaggi che fanno da sfondo sono uno diverso dall’altro ma l’autore ha voluto “sfumare” i luoghi attraverso un intervento digitale con Photoshop in modo che le dogane siano il più possibile decontestualizzate, e che ogni struttura diventi un modello a sé osservabile nei particolari che lo compongono.
Forse Schulz ricorda la lezione della celebre coppia dei fotografi Becher, famosi per la loro ricerca Sculture Anonime durata quarant’anni e che raccoglie strutture architettoniche in griglie ordinate. Schulz, che ha fatto diversi progetti sempre legati all’architettura e all’idea di catalogo, ha esposto in molte gallerie importanti e ha studiato alla scuola di Düsseldorf, da dove vengono i Becher, celebre per aver formato generazioni di fotografi-artisti che si occupano di temi legati al paesaggio e che lavorano con un approccio al tema molto concettuale.