Per registrarsi al secondo turno delle primarie servirà la “giustificazione”?
Lo dicono ora organizzatori e garanti: e lo si potrà fare solo in un ufficio elettorale per ogni provincia
Aggiornamento delle 12.30
Il sito delle primarie, Italia. Bene Comune, ha pubblicato la delibera con cui il Collegio dei Garanti ha stabilito le modalità di iscrizione per partecipare al ballottaggio di domenica 2 dicembre. Come era stato anticipato, potranno votare solo gli elettori in possesso del tagliando ottenuto al seggio al primo turno, e chi si era pregistrato online entro il 25 novembre e non aveva ancora completato la registrazione presso l’ufficio elettorale. Sono previste eccezioni, poche, per chi dimostrerà di non avere potuto votare domenica scorsa. Qui trovate il testo integrale della delibera.
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Il regolamento delle primarie del centrosinistra stabilisce l’obbligo di registrazione prima del primo turno anche per votare al secondo turno, che si terrà domenica 2 dicembre tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Nelle norme è prevista la possibilità di registrarsi tra il primo e secondo turno, ma con una modalità ancora non del tutto chiara e che è oggetto in queste ore di qualche discussione e polemica.
Il regolamento dice, all’articolo 14:
Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori.
Le due giornate sono state individuate nel 29 e nel 30 novembre. La norma dice che basterà “dichiararsi” impossibilitati a votare al primo turno per registrarsi al secondo – tale interpretazione è stata ribadita nella delibera che individuato le due giornate – ma questo punto non sembra essere stato risolto una volta per tutte. Luigi Berlinguer, che presiede il collegio dei garanti, aveva detto nei giorni scorsi che sarebbe bastata «una dichiarazione in fede», senza «pezzi di carta». Ieri ha detto che non sarà chiesto «il certificato medico» salvo poi precisare che la motivazione fornita da ogni elettore «dovrà essere valutata: l’aspirante elettore andrà all’ufficio e il collegio della commissione elettorale si pronuncerà sulla base dell’attendibilità della motivazione».
Questa versione è confermata – per il momento – da quanto dice oggi al Corriere della Sera Nico Stumpo, che guida il comitato organizzatore delle primarie (ed è il responsabile organizzativo del PD):
«Se arriva uno e sostiene di essere stato a New York, e già gli si potrebbe dire che però a New York i computer ci sono e lui avrebbe potuto registrarsi online… comunque se arriva uno e dice, scusatemi, ma ero a New York, ecco, questo signore deve fornirci almeno i biglietti dell’aereo»
È in discussione anche dove si possa fare questa seconda registrazione. Né il regolamento né la delibera mettono paletti, a parte che questa non possa avvenire contestualmente al voto (come era avvenuto al primo turno). Sia Stumpo che Berlinguer ieri hanno detto che ci si potrà registrare in un solo ufficio elettorale per provincia, anche nel caso di province molto grandi. Il comitato Renzi chiede di dare la possibilità agli elettori di registrarsi online e senza presentare la “giustificazione”.
foto: Spada – LaPresse