Continuano le proteste al Cairo
Le foto delle duecentomila persone che hanno manifestato contro il presidente Morsi in piazza Tahrir al Cairo, dove è morta una persona
Martedì circa 200mila persone si sono riunite in piazza Tahrir al Cairo per una nuova manifestazione contro il presidente egiziano Muhammad Morsi, accusato di essersi attribuito poteri che lo mettono totalmente al di sopra del controllo della magistratura la settimana scorsa. La protesta è stata una delle più grandi fino a ora organizzate contro il nuovo presidente, eletto dopo la caduta del regime di Hosni Mubarak. I manifestanti hanno urlato frasi contro Morsi, chiedendone le immediate dimissioni. Alcuni gruppi di oppositori si sono scontrati con le forze di polizia, che hanno risposto con cariche e il lancio di gas lacrimogeni. Una persona è morta nei pressi della piazza, probabilmente a causa di un attacco cardiaco indotto dall’inalazione dei gas lacrimogeni.
Altre proteste sono stata organizzate ad Alessandria, dove i manifestanti hanno nuovamente assaltato la sede del Partito Libertà e Giustizia, che fa riferimento ai Fratelli Musulmani, e il cui presidente è lo stesso Morsi. Un’altra grande manifestazione si è tenuta a El-Mahalla El-Kubra, città a una sessantina di chilometri dal Cairo. Anche in questo caso ci sono stati tensioni e confronti diretti con le forze dell’ordine.
Stando alle notizie raccolte fino a ora da al Jazeera, Morsi non avrebbe alcuna intenzione di rinunciare al decreto della scorsa settimana. Diversi funzionari e politici egiziani sarebbero comunque al lavoro per trovare una soluzione condivisa, che possa accontentare sia gli oppositori del presidente sia i suoi sostenitori, che martedì hanno tenuto una loro manifestazione a sostegno di Morsi.
Lunedì scorso Morsi si era incontrato con alcuni esponenti della magistratura, nel tentativo di convincerli sull’efficacia del nuovo decreto, che secondo il presidente servirà a tutelare i risultati ottenuti con la rivoluzione. L’incontro non ha avuto particolari esiti e magistratura e opposizione continuano a criticare la decisione di Morsi. I rappresentanti dei magistrati si sono riuniti nella notte per trovare una linea comune contro quello che ritengono un “assalto” all’indipendenza di uno dei poteri dello Stato.