I guai dei Pirati tedeschi
Le foto del congresso del Partito dei Pirati che deve fronteggiare consensi in calo e lotte di potere tra i leader politici
In questi giorni si tiene a Bochum, in Germania, il congresso del Partito dei Pirati tedesco, ma, come scrive l’agenzia di stampa Deutsche Welle, in questi giorni il partito ha poco da festeggiare. Il Piratenpartei Deutschland è stato fondato nel 2006 e negli scorsi anni è riuscito ad ottenere numerosi successi, portando diversi rappresentanti nei parlamenti degli stati federali di Berlino, Nord Reno-Westphalia, Schleswig-Holstein e Saarland. Oggi però i sondaggi danno i suoi consensi in calo e il partito sembra diviso da numerosi scontri interni.
Uno degli ultimi conflitti è stato quello che ha avuto per protagonista Julia Schramm, membro del consiglio direttivo del partito. Schramm ha fatto dividere il partito quando la casa editrice con cui aveva pubblicato un suo romanzo ha cominciato a chiedere la rimozione delle copie illegali che giravano su internet. Schramm ha difeso la decisione della casa editrice, in opposizione al resto del partito.
In seguito allo scandalo, ha annunciato che non intende candidarsi alle prossime elezioni. Quello di Schramm è stato solo uno degli ultimi casi di candidati che hanno di fatto abbandonato l’impegno nel movimento, rifiutandosi di rappresentare il proprio partito alle elezioni nazionali che si terranno l’anno prossimo. In tutti i casi i candidati si sono ritirati a causa di polemiche e scontri interni al partito.
Anche Marina Weisband, ex direttrice politica del partito, ha deciso di non correre alle prossime elezioni per via dei continui scontri interni. Il suo successore, Johannes Ponader, è stato ampiamente criticato per essere spesso vissuto grazie al programma di aiuto statale per i disoccupati e per aver più volte chiesto ai membri del partito di dargli uno stipendio, visto che il lavoro che fa per il partito è fino ad oggi considerato un contributo volontario. Altri leader gli hanno chiesto di fare meno presenze sui mezzi di comunicazione, ma Ponader li ha ignorati. Qualche tempo fa, un altro leader dei pirati ha dichiarato allo Spiegel: «Il mio consiglio a Ponader è quello di cercarsi un lavoro».
Questi continui scontri tra i capi del partito hanno causato un tracollo nei sondaggi. Le stime fino a poco tempo fa parlavano di un 13% dei consensi a livello nazionale, più che a sufficienza per portare un buon numero di deputati al parlamento federale alle elezioni dell’anno prossimo. Ma gli ultimi sondaggi per la prossima prova elettorale, le elezioni locali in Bassa Sassonia, non sono affatto ottimisti e per il Partito dei Pirati è previsto soltanto il 4% dei voti.