La Russia ha vietato una protesta contro la repressione politica
La motivazione ufficiale: in Russia non c'è nessuna repressione politica
Le autorità di Mosca hanno negato l’autorizzazione a una manifestazione di protesta contro la repressione politica e la violazione dei diritti umani in Russia, spiegando in una lettera che le leggi del paese «non prevedono alcuna repressione su base politica da parte dello stato». Nella lettera, diffusa su Internet dagli organizzatori della manifestazione, c’è anche scritto che «come stabilito dalla costituzione della Federazione russa, il governo garantisce uguali diritti e libertà agli individui» e rifiuta qualsiasi forma di violazione dei diritti umani basata su «appartenenza sociale, razziale, nazionale, di linguaggio o religiosa»·
(Le foto degli scontri a Mosca del 6 maggio 2012)
L’evento era stato fissato per il prossimo sabato vicino alla stazione della metro di Pushkinskaya, a Mosca, per protestare contro la detenzione di 18 persone arrestate nella capitale il 6 maggio scorso durante le manifestazioni alla vigilia del terzo insediamento alla presidenza di Vladimir Putin.
(Le foto dell’insediamento di Putin)
Al momento soltanto uno degli arrestati ha ottenuto un processo, ed è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere dopo che ha ammesso di aver aggredito un poliziotto. Gli organizzatori della manifestazione avrebbero voluto mostrare alla folla le foto delle persone detenute accompagnate da una loro breve biografia. Il rifiuto delle autorità di permettere l’evento ha sconcertato gli organizzatori, che stanno pensando di ricorrere in tribunale o allargare la protesta. Lo sconcerto è aumentato dal fatto che il testo della richiesta è uguale a quello presentato per una manifestazione lo scorso luglio, che era allora stata approvata dalle autorità.
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Foto: Una manifestazione che chiede la scarcerazione di attivisti dell’opposizione, Mosca, 30 ottobre 2012 (KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)