Il nuovo leader della destra francese
Si chiama Jean Francois Copé, ha battuto per soli 98 voti il suo avversario Fillon dopo due giorni di accuse e incertezze: e guarda più a destra che al centro
La commissione di controllo elettorale dell’UMP, il principale partito della destra francese, ha decretato ieri dopo le 22 che il nuovo presidente del partito sarà Jean François Copé, avendo ottenuto 98 voti in più rispetto al suo avversario, l’ex primo ministro François Fillon. Copé ha ottenuto 87.388 preferenze tra gli iscritti al partito, il 50,03 percento, contro gli 87.290 voti (49,97 percento) ottenuti da Fillon. La decisione è arrivata dopo due giorni di grandi incertezze, in cui entrambi i candidati si erano proclamati vincitori, denunciando brogli e irregolarità in diversi seggi elettorali.
Jean Francois Copé, 48 anni, deputato e sindaco di Meaux e segretario generale dell’UMP dal 2010, subito dopo l’ufficializzazione del risultato ha ringraziato i militanti del partito richiamandoli all’unità. «Ho proposto una nuova visione per la ricostruzione dell’opposizione in questo periodo doloroso. È tempo che l’opposizione si metta al lavoro. È con questo spirito che ho proposto a François Fillon di riunirci» perché «i nostri avversari sono a sinistra. Le cose che ci uniscono sono molte più di quelle che ci separano». Fillon, dopo aver preso atto della sconfitta, ha dichiarato che «al di là delle numerose irregolarità di queste elezioni, c’è ormai una frattura manifesta tra politica e morale» all’interno dell’UMP e che farà sapere al più presto la forma che prenderà il suo impegno politico.
François Fillon, cattolico e padre di cinque figli, aveva puntato ai voti dei moderati di centro e degli elettori delusi dalle politiche del presidente Hollande. Copé in campagna elettorale aveva promesso una “destra senza complessi”, rappresentando la corrente più radicale del partito soprattutto su temi come l’immigrazione e la sicurezza, e cercando di togliere forza e recuperare voti al Front National di Marine Le Pen. Si troverà adesso ad affrontare un compito molto difficile: dovrà guidare il partito alle elezioni presidenziali del 2017, cercando di superare le molte divisioni interne e facendo i conti con la presenza ingombrante dell’ex presidente Sarkozy, che gode di un gradimento molto alto tra i militanti dell’UMP.
foto: THOMAS SAMSON/AFP/Getty Images