Le foto degli scontri in Kenya
Domenica un attentato a Nairobi ha ucciso 5 persone, lunedì la polizia ha lanciato lacrimogeni sui manifestanti che protestavano contro le violenze
Lunedì a Nairobi, la capitale del Kenya, ci sono stati scontri tra manifestanti e poliziotti, che hanno aperto i gas lacrimogeni e sparato in aria per disperdere la folla. Le proteste sono avvenute nel quartiere di Eastleigh, abitato in maggioranza da somali e soprannominato per questo “piccola Mogadiscio”. La manifestazione è stata organizzata in seguito all’esplosione di un autobus avvenuta domenica nel quartiere, che ha ucciso 5 persone e ne ha ferite 29. Un funzionario dell’ONU ha detto che l’autobus è saltato in aria a causa di una bomba.
(L’attentato al presidente della Somalia, poco dopo l’elezione)
L’attentato non è stato rivendicato ma molto probabilmente è stato organizzato dalle milizie islamiche al Shabaab, un gruppo vicino ad al Qaida che controlla da anni il sud della Somalia. Il Kenya combatte da tempo le milizie al confine dai due stati e ha inviato molti soldati a far parte della missione dell’Unione Africana che cerca di contrastare al Shabaab in Somalia: per queste ragioni il gruppo ha minacciato ritorsioni contro il paese e ha organizzato diversi attentati. Il governo kenyota considera al Shabaab una minaccia nazionale in seguito al rapimento di turisti e lavoratori nel paese. Finora al-Shabaab non ha rivendicato l’attentato.
Le proteste di oggi sono scoppiate perché alcuni kenyoti hanno accusato i somali che vivono a Eastleigh di essere i responsabili dell’esplosione. Gli abitanti del quartiere hanno raccontato al corrispondente di AFP che la polizia è entrata nelle case e ha arrestato molte persone, tra cui anche ragazzini: le persone arrestate nell’operazione sono centinaia. Il giornalista ha anche visto un gruppo di poliziotti caricare venti ragazzi su un camioncino e portarli via.