Le ultime su Gaza
Israele ha richiamato 30.000 riservisti e dice di aver colpito 130 obiettivi, Hamas dice di aver sparato 350 razzi: uno è caduto vicino a Gerusalemme
Aggiornamento delle 22.45
Durante i bombardamenti aerei israeliani è stato ucciso il responsabile di Hamas delle operazioni anti carro armato. Le forze armate israeliane hanno confermato di aver bombardato l’edificio del ministero degli Interni di Hamas che ha comunicato che i morti sono saliti a 29, tra cui ci sarebbero 10 civili.
Aggiornamento delle 22.30
Il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha accettato la richiesta delle forze armate di aumentare il numero dei riservisti da 30mila a 75mila per una possibile operazione “via terra” a Gaza.
Aggiornamento delle 21.45
I morti nella Striscia di Gaza sono almeno 28, secondo BBC. E per la prima volta in questi giorni Hamas ha lanciato un razzo verso Gerusalemme.
Aggiornamento delle 18:20
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha inviato un messaggio televisivo, dicendo che quello a Gaza è un “assalto” e un attacco diretto contro tutti i palestinesi. Ha detto di aver parlato con diversi rappresentanti degli Stati Uniti, delle Nazioni Unite e di altri paesi per chiedere aiuto per fermare le operazioni su Gaza. Si stima che nella zona della Striscia siano morte fino a ora 24 persone in seguito ai bombardamenti.
16.35 – Secondo la radio dell’esercito israeliano, un missile lanciato da Gaza è esploso in un’area disabitata fuori da Gerusalemme. Il Jerusalem Post dice che i missili erano due. Il braccio militare di Hamas ha dichiarato che l’obiettivo era la Knesset, il parlamento israeliano. È la prima volta che da Gaza viene bersagliata la città di Gerusalemme.
16.00 – Pochi minuti fa sono suonate le sirene antimissile anche a Gerusalemme e in alcune località, che dista dalla Striscia di Gaza meno di 100 chilometri. L’organizzazione armata di Hamas ha annunciato di aver lanciato un missile Qassam verso Gerusalemme.
14.30 – Intorno alle 14.20 ora italiana, l’esercito israeliano ha ricominciato gli attacchi a Gaza, dopo aver interrotto a causa della visita del primo ministro egiziano. L’esercito ha detto di aver colpito oltre 500 obiettivi dall’inizio delle operazioni. Il presidente egiziano Mursi ha definito gli attacchi di Israele «un’evidente aggressione contro l’umanità». A Tel Aviv sono suonate le sirene di allarme antimissile, come era già successo ieri, anche se nessun razzo è caduto nell’area della città. I media israeliani dicono che è la prima volta che suonano gli allarmi antimissile dal 1991, quando gli iracheni lanciarono sulla città alcuni missili Scud.
12.05 – Anche il ministro degli esteri tunisino Rafiq Abdessalem visiterà Gaza sabato prossimo, dopo la visita del primo ministro egiziano. Continuano gli scontri al confine tra Gaza e Israele e il lancio di missili nel sud di Israele, dopo che nel corso della notte l’esercito israeliano ha detto di aver colpito circa 150 siti nella Striscia. Sul fronte della diplomazia, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha invitato l’Egitto a usare la sua influenza per arrivare a un cessate il fuoco. Merkel ha dichiarato che «non c’è giustificazione per il lancio di razzi verso Israele, che ha portato a grandi sofferenze tra la popolazione civile.»
(Le foto di oggi da Israele e Gaza, man mano che arrivano)
Aggiornamento, 10.00 – Secondo Al Jazeera, due palestinesi sono stati uccisi a causa di un attacco aereo nel campo profughi di Jabaliya, a Gaza. Uno di loro sarebbe un bambino e altre sette persone sono state ferite. In precedenza, Israele aveva promesso di sospendere gli attacchi durante la visita del primo ministro egiziano Hisham Qandil. Qandil si trova nella Striscia di Gaza e dovrebbe rimanerci ancora per circa un’ora, secondo fonti israeliane. Sta incontrando diversi esponenti palestinesi e ha anche parlato all’ospedale Shifa di Gaza, all’interno di quello che i giornali egiziani chiamano uno sforzo di mediazione tra le parti in causa per riportare la pace. Un ministro israeliano ha ripetuto poco fa che Israele non farà nulla per mettere in pericolo la sicurezza di Qandil.
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I bombardamenti di Israele a Gaza sono andati avanti per tutta la notte e l’esercito israeliano ha detto di avere colpito 130 obiettivi militari nella Striscia. Dalla Striscia sono continuati a partire razzi verso Israele (350, ha detto Hamas). Uno di questi è caduto in un’area disabitata dalle parti di Tel Aviv, un altro in mare sempre poco distante dalla città. Hamas ha detto di essere in possesso di razzi Fajr-5, di fabbricazione iraniana e raggio d’azione di 75 chilometri. Fin qui, dopo l’uccisione del capo militare di Hamas, Ahmed Jabari, sono morti 17 palestinesi e 3 israeliani.
Intorno alle 8 del mattino, ora italiana, è arrivato a Gaza il primo ministro egiziano, Hisham Qandil, in una visita di sostegno ai palestinesi. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto che durante la visita, che durerà tre ore, l’esercito sospenderà gli attacchi su Gaza, se i miliziani di Hamas faranno lo stesso. Nelle prime ore di venerdì l’esercito israeliano ha nuovamente gettato su Gaza migliaia di volantini per avvertire i residenti di “stare alla larga da Hamas e altre organizzazioni terroristiche”. Il primo ministro Ismail Haniyeh di Hamas – uno dei due primi ministri palestinesi: la carica è contesa, l’altro è Salam Fayyad – ha condannato gli attacchi di Israele definendoli «feroci».
Ieri l’esercito israeliano ha richiamato 30.000 riservisti, almeno dodici camion militari sono stati visti trasportare armi e carriarmati verso il confine con Gaza, accompagnati da pullman che trasportavano soldati, facendo così circolare nuove voci e ipotesi su una possibile invasione di terra. Le autorità israeliane dicono di essere pronte, se sarà necessario, ma che non è ancora stata presa una decisione. La BBC sostiene che il governo egiziano del presidente Morsi stia facendo attivamente da mediatore tra Israele e Hamas. Gli Stati Uniti hanno invitato Egitto, Turchia e tutti i paesi europei che hanno contatti con Hamas a fare pressioni perché il lancio di missili si interrompa. I ministri degli Esteri della Lega Araba si riuniranno oggi per discutere di quanto sta succedendo.