Il Giappone alle elezioni anticipate
Il primo ministro Noda ha sciolto la Camera bassa dopo l'approvazione di una legge di bilancio: si voterà il 16 dicembre
Il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda ha sciolto la Camera bassa e indetto le elezioni anticipate, che si terranno il 16 dicembre anziché nel gennaio del 2013 come previsto dalla fine naturale della legislatura.
Noda, leader del Partito democratico giapponese, è al governo dall’agosto 2011: la sua popolarità è in calo per aver fortemente sostenuto una legge che ha raddoppiato le imposte sui consumi, portandole al 10 per cento entro il 2015, una misura che molti analisti ritengono necessaria per contenere il debito pubblico giapponese. Noda ha ricevuto critiche anche per le posizioni prese sull’energia nucleare dopo il disastro di Fukushima: dopo aver sospeso tutti i reattori del paese – accontentando le richieste dell’opinione pubblica – li ha progressivamente rimessi in funzione, dimostrandosi a detta di molti ondivago e indeciso. Infine il suo governo non è riuscito a risollevare il paese dalla crisi economica che ha colpito il Giappone dopo lo tsunami e il terremoto dell’11 marzo 2011.
Noda dovrà vedersela principalmente con Shinzo Abe, scelto lo scorso settembre come leader del Partito liberaldemocratico. Abe era già stato primo ministro del Giappone tra il 2006 e il 2007 e si era dimesso dopo un anno per un problema intestinale causato dallo stress. Il suo mandato era stato molto criticato, tanto che Abe è considerato più o meno direttamente responsabile della prima sconfitta elettorale nella storia del Partito liberaldemocratico giapponese, che ha governato il paese ininterrottamente dal 1955 al 2009 (salvo per una breve pausa di 11 mesi). Secondo i sondaggi il partito di Abe è dato per favorito, ma probabilmente non otterrà una grande maggioranza. Altri partiti minori potrebbero ottenere un qualche significativo consenso, come quello fondato dall’ex governatore di Tokyo Shintaro Ishihara, o quello che sta formando il governatore di Osaka, Toru Hashimoto.
Noda ha dovuto sciogliere la Camera bassa a causa di un accordo stretto con il Partito liberaldemocratico. L’estate scorsa ha promesso il voto anticipato in cambio del sostegno dell’opposizione alla legge per raddoppiare la tassa sui consumi. In autunno – nonostante le numerose pressioni per indire le elezioni – sembrava che Noda si sarebbe rimangiato la promessa, ma ha avuto nuovamente bisogno del sostegno dell’opposizione. Il governo non è riuscito a raccogliere abbastanza soldi attraverso le tasse per far fronte a tutte le spese e ha dovuto ricorrere all’emissione di obbligazioni. Per farlo però è necessario ottenere l’approvazione del Parlamento, dove la camera alta è controllata dal Partito liberaldemocratico. L’opposizione ha accettato di far passare la legge sul budget in cambio delle elezioni anticipate. Noda ha acconsentito allo scambio e oggi, dopo che la Camera alta ha approvato la legge, ha sciolto la Camera bassa.
Foto: il leader dell’opposizione Shinzo Abe (a sinistra) e il primo ministro Yoshihiko Noda prima di un dibattito alla Camera bassa, 14 novembre 2012 (TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images)