John McAfee è sospettato di omicidio
Sì, quello degli antivirus: è ricercato per la morte di un suo vicino di casa in Belize, e in passato era stato accusato di produrre droghe sintetiche
John McAfee ha 67 anni, è un milionario statunitense e il suo nome compare da anni su decine di milioni di computer in tutto il mondo, grazie alla società da lui fondata che produce sistemi antivirus per i computer. Da qualche giorno, il nome di McAfee è anche nella lista dei sospettati dalla polizia del Belize per un caso di omicidio. La sua storia sta facendo discutere negli Stati Uniti perché le circostanze dell’assassinio non sono ancora del tutto chiare e perché, negli ultimi tempi, McAfee aveva già fatto parlare di sé per alcuni problemi legati alla produzione di sostanze stupefacenti, sempre in Belize.
McAfee è stato uno dei pionieri dei programmi antivirus. Verso la fine degli anni Ottanta fondò McAfee Associates, una società specializzata nella produzione di soluzioni per contrastare la diffusione dei software malevoli. In poco tempo la sua impresa riscosse un grande successo, rendendolo milionario. La società continuò a espandersi e dopo la fusione con un’altra società, McAfee decise di vendere tutte le sue quote e di dedicarsi ad altri progetti. Promosse lo sviluppo di alcune società, tra le quali Tribal Voice che ideò uno dei primi sistemi di messaggistica istantanea per Windows, PowWow.
McAfee aveva messo insieme un patrimonio di circa 100 milioni di dollari, ma a causa della crisi economica e di alcuni investimenti rivelatisi fallimentari il New York Times nel 2009 ha stimato che la sua fortuna si sia ridotta a circa 4 milioni di dollari. Da qualche anno John McAfee si è stabilito nell’America Centrale sull’isola di Ambergris Caye, la più grande del Belize e una delle mete turistiche più importanti del paese. Lì nel febbraio del 2010 ha fondato una nuova società che si chiama Quorumex e che si occupa della ricerca e della produzione di antibiotici di origine naturale. L’impresa si è rivelata fallimentare e nel 2010 il socio principale di McAfee si è tirato indietro, lasciando il paese.
McAfee vive in una tenuta costantemente pattugliata da un gruppo di guardie armate e in cui vivono anche sei cani. I vicini dicono che John McAfee gira spesso armato e che le guardie e i cani, particolarmente aggressivi, sono un costante motivo di preoccupazione per loro. Secondo le autorità locali, il recente caso di omicidio potrebbe essere legato ai difficili rapporti del milionario statunitense con il vicinato.
Domenica 11 novembre, alle otto del mattino, la polizia ha trovato il cadavere di Gregory Viant Faull, cittadino statunitense ucciso nella propria abitazione con un colpo d’arma da fuoco sparato alla testa. Faull era un vicino di McAfee, viveva da solo ed era stato visto vivo per l’ultima volta la sera del sabato prima dell’omicidio. Nella casa non sono stati trovati segni di effrazione, cosa che fa ipotizzare che Faull conoscesse la persona che lo avrebbe poi ucciso. Gli agenti hanno trovato il bossolo del proiettile da 9 millimetri utilizzato per uccidere Faull, lo stesso calibro di alcune armi che erano state in passato confiscate a McAfee.
In seguito al ritrovamento del cadavere la polizia ha avviato una serie di verifiche e si è messa alla ricerca di McAfee. La sua abitazione è stata perquisita, ma gli agenti non sono riusciti a trovare il sospettato, che a un giornalista di Wired ha spiegato di essersi nascosto perché teme per la propria incolumità. Dice che se mai venisse fermato dalla polizia sarebbe con ogni probabilità ucciso e che per questo motivo non ha avuto altra scelta se non quella di nascondersi da qualche parte nell’America Centrale.
McAfee sostiene di non sapere nulla dell’omicidio e sospetta che in realtà chi ha ucciso Faull fosse alla ricerca di un altro statunitense espatriato: lui. «Ho pensato che forse stavano cercando me. Hanno scambiato Faull con me. Hanno sbagliato casa. È morto. Lo hanno ucciso. Mi ha terrorizzato» ha scritto in una email inviata a Wired, che sta preparando un articolo su di lui che sarà pubblicato sul numero del prossimo gennaio.
Come altri vicini, in passato anche Faull si era lamentato per la presenza dei cani nella proprietà di McAfee e sembra che avesse anche inoltrato una lamentela ufficiale, presso l’amministrazione cittadina. McAfee ha spiegato che venerdì scorso, quindi dopo la segnalazione, i suoi cani sono stati avvelenati e che quattro di loro sono morti a causa del veleno. Pensa che a ucciderli, durante un’operazione condotta venerdì nei pressi della sua tenuta, siano stati gli agenti dell’Unità speciale per la soppressione delle bande criminali (GSU), costituita due anni fa nel Belize per combattere con maggiore efficacia il crimine organizzato.
McAfee non ha mai avuto un buon rapporto con la GSU, specialmente dopo essere stato arrestato dai suoi agenti nel maggio scorso per produzione di droga e possesso di armi senza autorizzazioni. Le gravi accuse furono successivamente ritirate, cosa che indusse McAfee a fare causa contro le autorità del Belize per la sua detenzione non giustificata. Da allora i suoi rapporti con la polizia sono ulteriormente peggiorati, cosa che potrebbe giustificare le preoccupazioni degli ultimi giorni in seguito ai sospetti per la morte di Faull.
Come spiegano su Gizmodo, nella vicenda si innesta il presunto problema di McAfee con la produzione e la dipendenza da alcune droghe sintetiche. Da un paio di anni è diventato un tipo solitario, che evita la compagnia degli altri cittadini americani espatriati nella zona, preferendo frequentare personaggi poco raccomandabili legati (per sua stessa ammissione) ad alcune bande criminali del Belize. Pare che anche per questo motivo nel 2010 il suo socio in Quorumex avesse deciso di lasciar perdere il progetto.
Utilizzando lo pseudonimo “stuffmonger”, a partire dall’estate del 2010 iniziò a pubblicare diversi commenti in un forum, ospitato su server russi, dedicato alla produzione e all’utilizzo di particolari sostanze stupefacenti. Pubblicò circa 200 contenuti prima di smettere nel gennaio del 2011, scrivendo di essere al lavoro per sintetizzare alcuni tipi di droga, con particolare attenzione per il metilenediossipirovalerone (MDPV), sostanza psicoattiva che ha effetti simili a quelli della cocaina e delle anfetamine. Nei suoi post, spiegò anche di averla sperimentata con successo. Un uso massiccio e continuato di MDPV porta ad allucinazioni, spesso poco piacevoli, e a lungo andare fa sviluppare un forte stato di paranoia e ansia, che può durare anche per una settimana.
L’utilizzo di MDPV e altre droghe da parte di McAfee potrebbe spiegare il suo progressivo stato di isolamento dalla comunità sull’isola. E il presunto avvio della produzione di grandi quantità di MDPV, come suggerito dallo stesso McAfee sul forum russo, potrebbe anche spiegare il suo avvicinamento ad alcuni esponenti del crimine organizzato del Belize. Il laboratorio messo in piedi per Quorumex in Belize offrirebbe del resto una buona copertura per questo tipo di attività, giustificando l’utilizzo di grandi quantità di agenti chimici e delle strumentazioni per trattarli.
Secondo Marco Vidal, il responsabile della GSU, John McAfee è il principale sospettato per la morte di Faull, ma respinge qualsiasi accusa sul fatto che la sua unità lo voglia incastrare. A Wired ha spiegato di non avere nulla contro di lui e che non avrebbero avuto alcun motivo di avvelenare i suoi cani. McAfee intanto ha confermato di non volersi in alcun caso consegnare alla polizia del Belize «Vogliono ridurmi al silenzio. Non sono nemmeno gradito al primo ministro» e di non voler comunque cambiare il posto in cui vive: «Mi piace dove sto. È il posto più bello al mondo».