Perché in Africa ci sono così tanti cellulari?
L'Economist cerca di spiegare come mai il mercato della telefonia mobile sia in continua espansione nel continente più povero del mondo
In Africa negli ultimi anni il numero dei telefoni cellulari è cresciuto di continuo e questo nonostante il continente resti il più povero del mondo, con una crescita economica in molte aree assai più bassa di quella degli altri paesi emergenti. Tra il 2004 e il 2007 il numero di contratti per telefoni cellulari in Africa è triplicato. Nel 2006 gli utenti di telefonia mobile erano 198 milioni, su circa un miliardo di abitanti. Mantenere questi telefonini costa in media poco meno di un dollaro al giorno. Si tratta relativamente di una grossa cifra, visto che in paesi come il Kenya i salari minimi possono scendere fino a poco più di un dollaro al giorno.
Secondo l’Economist un numero crescente di africani può permettersi questa spesa perchè risparmia su altre spese. Ma nei paesi più poveri non ci sono spese superflue da tagliare: una cifra vicina al 100% del reddito finisce nel cibo, nel vestiario e nell’abitazione. Pur di mantenere i propri telefoni, molti africani allora rinunciano ai pasti oppure percorrono le distanze che li separano dai luoghi di lavoro a piedi, invece di usare i mezzi pubblici.
Si tratta di sacrifici importanti che non vengono fatti alla leggera. Gli africani rinunciano a un pasto per poter fare una chiamata, ma con la speranza che quella telefonata o un SMS gli permettano di avere più cibo il giorno successivo. In una ricerca molto citata dell’università di Stanford vengono fatti numerosi esempi di come i telefoni cellulari possano aiutare anche i più poveri a guadagnare denaro.
(Qual è il paese con più cellulari?)
Ad esempio un pescatore privo di mezzi per mantenere fresco il suo pescato rischia di vederlo andare a male se non trova clienti nel corso della giornata. Con un telefono cellulare può essere contattato dai suoi clienti, sapere se per un certo giorno c’è domanda di pesce e, in caso contrario, dedicarsi ad altre attività. Oppure un venditore di frutta all’ingrosso potrebbe usare il suo telefono per contattare il mercato più vicino e sapere a quali quotazioni vendere il suo prodotto durante la giornata.
Ma la vera utilità che hanno i telefoni cellulari nel migliorare la vita quotidiana degli africani è il mobile-banking, la capacità cioè di gestire un conto bancario, inviare e ricevere denaro tramite un telefono cellulare. Non si tratta di un problema secondario: in quasi tutti i villaggi africani la banca più vicina dista decine se non centinaia di chilometri di strade difficili da percorrere, mentre tenere il proprio denaro in casa espone al rischio di furti e rapine.
Anche quando le banche sono vicine, spesso il costo dei servizi che offrono è troppo alto per la gran parte degli africani. I servizi di mobile-banking sono raggiungibili da qualunque luogo e tramite qualsiasi cellulare e hanno dei costi estremamente ridotti. Questi fattori hanno garantito al settore una crescita enorme negli ultimi anni. In Kenya, ad esempio, il servizio di mobile-banking M-Pesa ha permesso il movimento di quasi 9 miliardi di dollari soltanto nei primi sei mesi di quest’anno.