Le proteste degli indios in Brasile
Le foto di due manifestazioni che raccontano i problemi delle minoranze indigene durante la crescita economica
Negli ultimi giorni in Brasile ci sono state due manifestazioni di protesta molto diverse, anche se entrambe organizzate da popolazioni indigene che protestavano contro le autorità. La prima si è svolta nella capitale Brasilia e ha coinvolto qualche centinaio di nativi e di studenti, che protestavano perché alle tribù dei Guarani-Kaiowa venissero garantiti i diritti di proprietà sulle loro storiche aree di insediamento.
Questo genere di proteste avviene ormai da molti anni in Brasile. La causa è la rapida crescita economica che il paese ha avuto negli ultimi anni, che ha significato spesso sfruttamento della foresta pluviale per ottenere legname, per compiere estrazioni minerarie o per creare i grandi spazi necessari agli allevamenti. In questa espansione economica, spesso gli indios hanno dovuto rinunciare ai territori che da secoli consideravano appartenenti alle loro tribù.
La seconda protesta invece ha riguardato circa 500 nativi di Rio de Janeiro ed aveva a che fare con la decisione del comune di demolire il Museo Indigeno per permettere l’ampliamento e la ristrutturazione dello stadio del Maracanã in vista dei mondiali di calcio 2014. Il problema è che il museo è stato da tempo abbandonato ed occupato da famiglie di nativi che lo hanno trasformato nella loro casa. I nativi, insieme ad alcuni studenti, hanno protesta per opporsi alla demolizione.