Il nuovo arcivescovo di Canterbury
Si chiama Justin Welby, ha 56 anni, è un ex manager del settore petrolifero ed era stato nominato vescovo solo un anno fa
Oggi è stato annunciato il nuovo arcivescovo di Canterbury, l’autorità principale della Chiesa di Inghilterra e della confessione anglicana nel mondo (la Regina è Governatore supremo della Chiesa Anglicana). Dopo mesi di voci e speculazioni sul nome del successore di Rowan Williams, nominato nel 2003, un comunicato ufficiale del primo ministro inglese – che sceglie l’arcivescovo per conto della Regina – ha detto che la carica sarà ricoperta da Justin Welby, un ex manager del settore petrolifero che è stato nominato vescovo solo un anno fa.
Justin Welby ha 56 anni, è l’attuale vescovo di Durham e ha una storia personale molto particolare. Studiò a Eton e al Trinity College di Cambridge e nel corso degli anni Ottanta abitò a lungo a Parigi, lavorando per Elf Aquitaine. Poi diventò tesoriere della Enterprise Oil, prima di rinunciare nel 1987 alla sua carica manageriale e al suo altissimo stipendio per entrare nella Chiesa d’Inghilterra. A partire dagli anni Novanta fece un rapido percorso negli alti gradi della chiesa, diventando decano di Liverpool nel dicembre 2007 e poi vescovo di Durham nel settembre del 2011. Il suo passato e la sua educazione nelle migliori scuole inglesi hanno attirato qualche critica perché lo renderebbero più lontano dai bisogni e dalle necessità dei più poveri, ma Welby è noto per il suo carattere umile e conciliante.
Welby ha molti contatti con il mondo politico britannico – è lontano parente di Rab Butler, importante politico conservatore negli anni Cinquanta – e, a causa della sua esperienza nel settore finanziario, fa parte da alcuni mesi della commissione parlamentare britannica sulle banche. È sposato da trent’anni con Caroline Eaton e ha cinque figli. Anche la sua famiglia d’origine ha una storia molto avventurosa: suo padre Gavin – di cui si dice che abbia avuto una relazione con l’attrice Vanessa Redgrave – trafficava liquori durante il Proibizionismo degli anni Venti e Trenta negli Stati Uniti, mentre sua madre era la segretaria privata di Winston Churchill.
Dal punto di vista dottrinario e religioso, Welby appartiene alla corrente evangelica della Chiesa di Inghilterra, quella che si concentra su alcuni aspetti più vicini alle chiese protestanti: in primo luogo la centralità della Bibbia e la grande importanza data al battesimo e all’eucarestia, preferendo cerimonie meno elaborate e anche arredi sacri più semplici rispetto alle correnti anglicane più vicine al cattolicesimo. Per la sua formazione, è comunque molto meno intellettuale del suo predecessore Rowan Williams e ha scritto sull’eticità dell’economia e della finanza moderna molto più che sulle sottigliezze della religione.
Welby è conosciuto per essere molto favorevole a permettere alle donne di essere nominate vescovo, una questione che sta dividendo in questi mesi la Chiesa d’Inghilterra: il prossimo 20 novembre, il sinodo generale della chiesa voterà sulla questione e la decisione si preannuncia molto combattuta. Vent’anni fa, la chiesa ha permesso che anche le donne potessero diventare sacerdoti.
In un’altra questione centrale nell’ultimo periodo, quella che riguarda l’ordinazione sacerdotale per gli omosessuali e i matrimoni tra persone dello stesso sesso, Welby ha una posizione meno chiara e probabilmente meno favorevole. Non ha comunque mai preso posizione così nettamente contraria come il suo principale concorrente per la carica, l’arcivescovo di York John Sentamu.
Un editoriale del Guardian definisce Welby come «un sacerdote pragmatico in tempi turbolenti» e sostiene che la sua scelta è l’ideale per mediare tra le diverse anime della chiesa e assicurare maggiore unità rispetto agli anni di Rowan Williams:
[Welby] è un conservatore evangelico e non si scontrerà contro i sospetti dei reazionari all’interno della chiesa, come fece Williams dal momento della sua nomina. E mentre è dottrinario nelle sue convinzioni religiose, è istintivamente pragmatico nelle questioni temporali. La sua lettura delle Scritture lo porta a essere contrario ai matrimoni omosessuali, ma comunque permise che le campane della cattedrale di Liverpool suonassero l’atea Imagine di John Lennon, dopo aver compreso che quella sarebbe stata una cosa popolare.
Il procedimento con cui viene scelto l’arcivescovo è molto complesso, dato che formalmente la Chiesa d’Inghilterra è una chiesa di stato: la scelta è fatta legalmente dal monarca britannico, anche se in pratica oggi è fatta in suo nome dal primo ministro. Il primo ministro sceglie l’arcivescovo tra due possibili nomi che gli vengono sottoposti da una commissione di 16 membri, che si riunisce quasi sempre in riunioni che non sono pubbliche e vengono tenute segrete. Welby sarà il 105esimo ecclesiastico a ricoprire la carica di arcivescovo di Canterbury, in una linea che risale ad Agostino di Canterbury: il santo che, nel sesto secolo, evangelizzò l’Inghilterra.
Foto: KEITH BLUNDY/AFP/Getty Images