Il Post a Pescara
Abbiamo costruito un pezzo del Festival delle Letterature di quest'anno, per discutere insieme su che aria tira
di Luca Sofri
Un anno fa fui invitato a una tardiva presentazione (erano passati sei mesi dalla sua uscita) del libro che avevo scritto, Un grande paese, a Pescara. Nel corso di un Festival delle Letterature che – confesso – non conoscevo: come conoscevo poco Pescara in generale. Pescara è lontana, da Milano: ma parlare delle cose di quel libro mi piace molto, ed ero curioso di Pescara, e accettai volentieri. Andammo insieme con Vincenzo Latronico, che presentava il suo bel romanzo, e ci godemmo una bella giornate di sole, gli incontri affollati e appassionati, gli organizzatori e i volontari bravi e ospitali.
Così, quando due mesi fa mi hanno proposto di fare insieme qualcosa di nuovo in sintonia con i temi del Post e del mio libro e con l’attenzione al cambiamento e all’aria che tira in Italia, ho accettato volentieri. E abbiamo costruito una sezione del Festival che abbiamo chiamato “Un grande paese” – ambizione a cui non rinunciamo – dedicata a discutere e capire questo: cosa succede e cosa succederà dalle nostre parti. Con osservatori che abbiano un’attenzione – anche generazionale – più ai tempi che verranno e ai cambiamenti in corso (e non in corso) che ai tempi passati e ai cambiamenti avvenuti.
Tra il 16 e il 18 novembre una bella manciata di incontri, in cui io alzerò la palla: ci saranno Marco Imarisio e Carlo Bonini, ci sarà Concita De Gregorio, ci sarà Mattia Feltri, ci saranno Marco Simoni e Sofia Ventura, ci sarà Makkox. Insieme agli altri ospiti del programma principale del festival, tra cui Erri De Luca, Daria Bignardi, Massimiliano Panarari, Francesco Targhetta.
Siamo contenti e orgogliosi che, negli stessi giorni in cui comincia anche il corso alla scuola Holden di Torino e un mese dopo la presenza alla Festa di Internazionale di Ferrara, il Post comincia a esserci anche fuori da queste pagine, sempre per capire le cose e cercare di farle meglio.