Un’altra tempesta a New York
Le foto della neve sulla costa est degli Stati Uniti, che tra blackout e nuove evacuazioni sta complicando la riparazione dei danni causati da Sandy
Aggiornamento, 18.00 – Le società che gestiscono le reti elettriche hanno detto che i loro operai, insieme alle migliaia delle altre squadre di rinforzo arrivate nell’area per le conseguenze di Sandy, hanno ristabilito la fornitura della corrente nella maggior parte delle case in cui si era interrotta a causa della nuova tempesta. Il National Weather Service ha detto di non aver ricevuto notizia dei nuovi allagamenti che si temevano nelle zone costiere degli stati di New York, New Jersey e Connecticut. Nei prossimi giorni le previsioni meteorologiche parlano di bel tempo, il che faciliterà gli sforzi per la ricostruzione e la riparazione dei danni. Nelle zone più colpite, la neve caduta ha superato i 30 cm.
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Nelle ultime ore lungo parte della costa orientale degli Stati Uniti è passata una nuova tempesta, un “noreaster”, che ha portato una sensibile riduzione delle temperature e nevicate nelle zone del New Jersey e di New York già messe a dura prova dal passaggio di Sandy all’inizio della scorsa settimana. La perturbazione, dovuta a un ciclone extratropicale abbastanza comune tra la stagione calda a quella fredda (e viceversa), ha causato una nuova serie di blackout che si aggiungono a quelli provocati da Sandy. Il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti stima che ci siano circa 715mila abitazioni e uffici senza corrente elettrica.
La mancanza di corrente elettrica è un serio problema per migliaia di famiglie, che non possono utilizzare il riscaldamento per affrontare la rapida diminuzione delle temperature causata dalla tempesta. Lungo la costa ci sono inoltre centinaia di famiglie le cui abitazioni sono state distrutte, o hanno subito seri danni, a causa di Sandy e che da giorni si arrangiano come possono, cercando ospitalità in casa di amici, negli alberghi o nei centri di assistenza messi a disposizione dalla Croce Rossa e dalle altre autorità. Il brutto tempo certo non li aiuta, e non consente di mettersi al lavoro per riparare i danni.
A causa della nuova perturbazione, circa 1.200 voli sono stati cancellati nel nord-ovest degli Stati Uniti. Il trasporto pubblico nella zona di New York, ancora non del tutto operativo a causa della tempesta della scorsa settimana, è stato in parte sospeso con decine di treni cancellati. Il sindaco della città, Michael Bloomberg, ha inoltre disposto l’evacuazione delle aree potenzialmente più a rischio, dove si potrebbero verificare nuove inondazioni. Nelle zone più esposte, come quelle del Queens, centinaia di famiglie avevano comunque già lasciato da giorni le loro case in seguito a Sandy.
(Le luci di New York nelle foto della NASA prima e dopo l’uragano Sandy)
Nella serata di ieri a New York è iniziato a nevicare, cosa insolita per questo periodo dell’anno. A Central Park sono caduti oltre sette centimetri di neve, che hanno fatto superare un precedente record risalente al 1878. Anche in altre aree dello stato di New York e del New Jersey sono caduti alcuni centimetri di neve. La tempesta ha portato forti raffiche di vento, cosa che preoccupa le autorità. Il timore è che le folate improvvise di vento possano smuovere e scagliare in aria parte dei detriti dovuti ai crolli e alle distruzioni di Sandy.
Il brutto tempo ha inoltre complicato i lavori per ripristinare le comunicazioni e le forniture dei servizi interrotte dalla tempesta di fine ottobre. Da allora squadre di tecnici sono al lavoro per riportare la corrente elettrica nelle abitazioni, operazione che sta richiedendo molto tempo perché i crolli e la caduta degli alberi hanno provocato molti danni e i forti venti hanno interrotto i fili della corrente. Ora le abitazioni senza luce elettrica sono meno di un milione, ma nel giorno dopo il passaggio di Sandy erano 8 milioni.