L’inchiesta della Finanza sui “compro oro”
Ci sono 118 indagati in 11 regioni e beni sequestrati per 163 milioni di euro, contro una presunta organizzazione dedita a riciclaggio, ricettazione, frode fiscale ed esercizio abusivo del commercio d'oro
Stamattina i militari della Guardia di Finanza di Arezzo e Napoli hanno dato il via ad una vasta operazione contro una presunta organizzazione con base in Svizzera dedita a riciclaggio, ricettazione, frode fiscale ed esercizio abusivo del commercio di oro.
Al centro delle 250 perquisizioni che i militari stanno eseguendo in undici regioni ci sono moltissimi “Compro oro” e diverse gioiellerie e aziende orafe. L’operazione ha già portato al sequestro preventivo di oltre 500 conti bancari e di beni per 163 milioni di euro. Le persone indagate sono 118.
Più di 250 perquisizioni, 163 milioni di beni e 500 conti bancari sequestrati, 118 indagati in undici regioni. Sono alcuni dei numeri della maxi-operazione delle Fiamme Gialle in diversi «compro oro» distribuiti su tutto il territorio nazionale. Nel mirino dei militari di Arezzo e Napoli una organizzazione con vertice in Svizzera. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, riciclaggio e reinvestimento di proventi illeciti, ricettazione, esercizio abusivo del commercio di oro e frode fiscale.
L’ASSOCIAZIONE – L’associazione criminale, a struttura piramidale, aveva il suo vertice in Svizzera e si muoveva con i bracci operativi di più capi-area, che agivano come referenti sui territori dei distretti orafi di Arezzo, Marcianise (Caserta) e Valenza (Al), ai fini della raccolta di oro acquistato dagli agenti intermediari in contatto con una fitta rete di negozi «compro oro» ed operatori del settore, che stavano alla base della filiera dei traffici di metallo prezioso di provenienza illecita. Tutte le forniture di oro avvenivano in nero, al di fuori dei circuiti ufficiali, mediante scambi di oro contro denaro contante in banconote di grosso taglio, trasportate da corrieri insospettabili usando autovetture appositamente modificate con doppifondi. Cinque interventi negli ultimi mesi avevano permesso di sequestrare oltre 63 kg di oro in lamine e verghe, più di 20 kg di oreficeria usata, oltre 450 kg di argento in grani.