Un nuovo sciopero generale in Grecia
Da oggi e per 48 ore, è il terzo in due mesi: domani il parlamento greco voterà nuovi tagli, il primo ministro Samaras dice che saranno gli ultimi
Stamattina in Grecia è iniziato uno sciopero generale di 48 ore che interesserà molti settori pubblici e privati contro il nuovo pacchetto di tagli alla spesa pubblica che il Parlamento voterà domani su proposta del governo. Si tratta del terzo sciopero in poco meno di due mesi: sono previsti diversi cortei e manifestazioni nel centro di Atene e si teme che, come è accaduto quasi sempre negli ultimi anni, ci siano anche scontri violenti tra gruppi di manifestanti e la polizia.
Lo sciopero, proclamato dai principali sindacati del settore pubblico e privato, interessa soprattutto il settore dei trasporti (si fermano tra gli altri i tassisti e i controllori di volo), gli avvocati, i giornalisti e il personale ospedaliero. Anche le banche, le scuole e molti uffici pubblici resteranno chiusi.
Il governo del premier Samaras sta cercando di far passare il nuovo pacchetto di tagli al bilancio per 13,5 miliardi di euro per il biennio 2013-2014. L’approvazione dei tagli è condizione necessaria per sbloccare l’ultima rata da 31 miliardi di euro del prestito internazionale garantito da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, senza il quale la Grecia sarebbe fallita da mesi.
Sinistra democratica, che fa parte della coalizione di governo insieme a Nuova Democrazia, il partito del premier, e al socialista PASOK, ha annunciato che si asterrà dal voto. Samaras ha cercato di rassicurare i cittadini greci dichiarando che le nuove misure di austerità, che comporteranno tagli agli stipendi e alle pensioni, licenziamenti nel pubblico impiego e una riduzione degli investimenti in welfare e sanità, saranno le ultime.
foto: AP Photo/Thanassis Stavrakis