Le elezioni a Palau
Oggi si è votato nell'oceano Pacifico per eleggere il nuovo presidente, che ne hanno uno anche lì, ma senza partiti
Aggiornamento, 8 novembre – Tommy E. Remengesau Jr è il nuovo presidente di Palau. Si tratta del suo terzo mandato (non consecutivo) alla guida del paese. Non si hanno ancora dati definitivi: dopo tre giorni sono stati contati in totale 8.071 voti e ne mancano ancora un migliaio, ma il distacco tra i due candidati è già di 1300 preferenze.
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Mentre tutto il mondo si occupa della sfida elettorale tra Barack Obama e Mitt Romney negli Stati Uniti, anche nello stato insulare di Palau, nell’oceano Pacifico, oggi ci sono state le elezioni presidenziali. Palau, scritto anche Belau o Pelew, è un arcipelago della Micronesia a circa 500 chilometri dalle Filippine, con un territorio di 488 chilometri quadrati, costituito da 200 isole di origine vulcanica e corallina. È uno dei luoghi meno popolati del pianeta: nel 2005, secondo le Nazioni Unite, l’isola era abitata da 21mila abitanti, 14mila solo nella ex capitale Koror (dal 2006 la nuova capitale e sede del Parlamento è Ngerulmud). L’isola di Palau è legata dal 1982 da un patto di libera associazione con gli Stati Uniti ed è diventata indipendente soltanto nel 1994. È però ancora molto influenzata dai rapporti con Washington, che provvede alla difesa militare del paese e garantisce un’importante assistenza economica. La moneta ufficiale dell’isola è il dollaro statunitense.
Gli abitanti di Palau hanno votato per il nuovo Presidente, che è sia il capo dello Stato che il capo del governo, e per i nuovi 29 membri del Parlamento (l’Olbiil Era Kelulau), 13 nel Senato e 16 nella “Casa dei Delegati”, ovvero uno per ogni regione amministrativa del paese. Ogni regione elegge il suo governatore e un’assemblea legislativa locale. Il Presidente e il Parlamento restano in carica per quattro anni. La vita politica del paese nel corso degli anni Ottanta è stata caratterizzata da vari episodi di violenza, tra cui l’assassinio di un presidente e il suicidio di un altro, accusato di corruzione.
I leader in cerca di elezione oggi erano Johnson Toribiong, presidente uscente, e Tommy E. Remengesau Jr, già presidente dal 2001 al 2009 e poi eletto senatore, saltando un turno per il divieto di svolgere più di due mandati consecutivi. Per la carica di vice erano in corsa l’attuale vice presidente e ministro delle Finanze Mariur e lo sfidante Antonio Bells. I candidati non sono sostenuti da alcuna formazione politica: i partiti a Palau per come li intendiamo noi non esistono.
Il sistema elettorale di Palau prevede elezioni primarie: i due candidati che ottengono più voti partecipano al voto finale. Il presidente uscente Toribiong ha ottenuto 3.100 voti contro i 4.617 dello sfidante Remengesau Jr. Al terzo posto con 1.690 preferenze, e per questo motivo esclusa dalla competizione finale, è arrivata Sandra Sumang Pierantozzi, sposata con un italiano, prima donna nella storia dell’isola ad aver ricoperto le cariche di parlamentare, ministro e vice presidente.
foto: TORSTEN BLACKWOOD/AFP/Getty Images