Immagini dalla Birmania
La calma sospesa nella regione occidentale di Rakhine, dopo settimane di violenze tra musulmani e buddisti che hanno causato decine di morti
Nell’ultimo mese decine di persone sono morte nella regione di Rakhine, nella Birmania occidentale, a causa degli scontri interetnici tra buddisti e rohingya, una popolazione di religione musulmana che già in passato è stata al centro di violenze e conflitti. Ci sono stati scontri armati e assalti ai villaggi, mentre decine di migliaia di persone hanno lasciato le proprie case per rifugiarsi nei campi profughi allestiti dalle Nazioni Unite in Birmania o nel vicino Bangladesh.
Negli ultimi giorni nella regione è intervenuto l’esercito – in passato accusato dai rohingya di violenze nei loro confronti – ed è calata una calma temporanea, anche se la situazione nei campi rimane drammatica e tra i diversi gruppi continua l’ostilità e la paura. I rohingya sono circa 800 mila e il governo birmano, che da un anno e mezzo non è più costituito da una giunta militare, li considera immigrati illegali provenienti dal Bangladesh, da cui molti sono arrivati nel paese decine di anni fa.