• Mondo
  • Mercoledì 31 ottobre 2012

Immagini dalla Birmania

La calma sospesa nella regione occidentale di Rakhine, dopo settimane di violenze tra musulmani e buddisti che hanno causato decine di morti

SITTWE, MYANMAR – OCTOBER 28: People wait as more people displaced by the recent violence between Buddhist Rakhine and Muslim Rohingya in Kyuk Phyu township. People moved with their belongings by boats to Thae Chaung refugee camp on October 28, 2012 on the outskirts of Sittwe, Myanmar. Over twenty thousand people have been left displaced following violent clashes which has so far claimed a reported 80 lives. Clashes between Rakhine people, who make up the majority of the state’s population, and Muslims from the state of Rohingya began in June. (Photo by Kaung Htet/Getty Images)

SITTWE, MYANMAR – OCTOBER 28: People wait as more people displaced by the recent violence between Buddhist Rakhine and Muslim Rohingya in Kyuk Phyu township. People moved with their belongings by boats to Thae Chaung refugee camp on October 28, 2012 on the outskirts of Sittwe, Myanmar. Over twenty thousand people have been left displaced following violent clashes which has so far claimed a reported 80 lives. Clashes between Rakhine people, who make up the majority of the state’s population, and Muslims from the state of Rohingya began in June. (Photo by Kaung Htet/Getty Images)

Nell’ultimo mese decine di persone sono morte nella regione di Rakhine, nella Birmania occidentale, a causa degli scontri interetnici tra buddisti e rohingya, una popolazione di religione musulmana che già in passato è stata al centro di violenze e conflitti. Ci sono stati scontri armati e assalti ai villaggi, mentre decine di migliaia di persone hanno lasciato le proprie case per rifugiarsi nei campi profughi allestiti dalle Nazioni Unite in Birmania o nel vicino Bangladesh.

Negli ultimi giorni nella regione è intervenuto l’esercito – in passato accusato dai rohingya di violenze nei loro confronti – ed è calata una calma temporanea, anche se la situazione nei campi rimane drammatica e tra i diversi gruppi continua l’ostilità e la paura. I rohingya sono circa 800 mila e il governo birmano, che da un anno e mezzo non è più costituito da una giunta militare, li considera immigrati illegali provenienti dal Bangladesh, da cui molti sono arrivati nel paese decine di anni fa.